Tamponi e mascherine negli ospedali: in quali casi restano obbligatori? Le nuove regole in vigore

Il personale sanitario e i visitatori possono togliere definitivamente le mascherine negli ospedali e nelle Rsa? Ecco le situazioni in cui sarà ancora richiesto indossarle e quando il tampone continuerà ad essere obbligatorio

Ieri è entrata in vigore la nuova ordinanza, firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, che elimina alcune delle restrizioni anti-Covid in strutture come gli ospedali e le Rsa.

D’ora in poi non sarà più obbligatorio indossare le mascherine né sarà più richiesto l’esito del tampone per accedere in questi luoghi, ma – attenzione – questa regola non è valida in tutte le circostanze.

Quando le mascherine e i tamponi saranno ancora obbligatori?

Come anticipato, l’ordinanza – valida fino al 31 dicembre 2023 – fa decadere una serie di obblighi, ma non mancano le eccezioni. Sarà, infatti, ancora richiesto indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei “reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle direzioni Sanitarie delle strutture sanitarie stesse”.

Sempre in presenza di soggetti più vulnerabili, l’obbligo viene esteso anche “ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti”.

In tutti gli altri reparti e nelle sale d’attesa, invece, la decisione di far indossare le mascherine a operatori sanitari e visitatori è a discrezione delle direzioni sanitarie, che possono quindi prevederne l’uso anche per tutti coloro che presentino problemi respiratori. Stessso discorso vale per gli ambulatori medici.

Infine, come viene chiarito nell’ordinanza, per quanto riguarda l’esecuzione dei tamponi per accertare l’eventuale positività al Coronavirus dei pazienti che giungono al pronto soccorso, la decisione spetterà ai direttori sanitari e alle autorità sanitarie.

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Fonte: Ministero della Salute

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