Le persone che sono state già infettate dalla variante Omicron 5, rischiano di riprendere nuovamente l’infezione solo quattro settimane dopo, perché pare che le sottovarianti BA.4 e BA.5 siano in grado di eludere gli anticorpi
Dopo che la variante BA.2 ha provocato un aumento di casi di Covid-19 a livello globale, altri due spin-off di Omicron sono in aumento in tutto il mondo. Si tratta di BA.4 e BA.5, individuati per la prima volta dagli scienziati in Sudafrica ad aprile scorso. Entrambe le sottovarianti BA.4 e BA.5 sono in crescita ovunque perché possono diffondersi più rapidamente di altre varianti in circolazione.
I medici hanno affermato che le infezioni da questi ceppi sono ancora più lievi, nonostante la probabilità di una reinfezione più rapida.
Quello che stiamo vedendo è un numero crescente di persone che sono state infettate da BA2 e poi sono state infettate (di nuovo) dopo quattro settimane, dicono gli esperti.
In precedenza si pensava che le persone che sono state vaccinate, che hanno ricevuto trattamenti con anticorpi o hanno sviluppato un’immunità naturale contraendo il virus avessero un rischio inferiore di contrarre il COVID-19 , almeno nei mesi successivi all’esposizione.
A confermarlo è lo studio Antibody evasion by SARS-CoV-2 Omicron subvariants BA.2.12.1, BA.4, & BA.5, secondo cui Omicron BA.5 è il ceppo di coronavirus che attualmente sta superando altre varianti nell’infezione ed è diventato “dominante”, con la sua capacità di reinfettare le persone entro poche settimane. E non solo: anche se in precedenza si riteneva che la maggior parte delle persone avrebbe mantenuto un certo livello di protezione contro la reinfezione o avesse mantenuto un certo livello di immunità naturale, questo “non è il caso” del ceppo più recente, che invece sarebbe in grado di eludere gli anticorpi.
Quali sono i sintomi a cui fare attenzione e in cosa variano rispetto ai precedenti ceppi del virus?
- febbre alta
- rinorrea e mal di gola, uno dei sintomi più comuni di Omicron 5 è il raffreddore e il naso che cola. A questo si aggiungono tosse e mal di gola, che sono sintomi determinanti dell’infezione da Covid-19; infatti, questi non sono solo sintomi specifici di Omicron 5, ma di tutte le varianti finora conosciute
- perdita dell’olfatto e del gusto
- stanchezza
- dolore muscolare e mal di schiena
Le prime segnalazioni di Omicron dal Sud Africa includevano tra i principali sintomi un forte dolore lombare e, più in generale, dolore muscolare.
A questo segnale più comune si è aggiunto un insolito dolore alle ginocchia, segnalato addirittura anche dai bambini; fortunatamente questo malessere articolare e muscolare dura solo pochi giorni, uno o al massimo due.
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Fonte: Nature
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