Finalmente gli abitanti di Shanghai tornano al vivere. Dopo due mesi di duro lockdown, la città più popolosa della Cina dice gradualmente addio alle restrizioni anti-Covid
È festa grande a Shanghai: decine di migliaia di persone oggi si sono riversate nella città, desiderose di tornare a vivere e respirare un po’ di normalità. Quella normalità che non hanno più vissuto per due lunghi mesi a causa del duro lockdown imposto per contenere la diffusione del Covid-19.
Questo è un giorno che sognavamo da molto tempo – ha commentato alla stampa giornalisti la portavoce del governo di Shanghai Yin Xin. – Tutti si sono sacrificati molto. Questa giornata è stata conquistata duramente e dobbiamo custodirla e proteggerla, e dare il bentornata alla Shanghai che conosciamo e che ci è mancata”.
La fine di un lockdown rigidissimo
Nelle ultime settimane la città più popolosa della Cina era diventata quasi spettrale. Strade vuote, negozi chiusi e gente sull’orlo di una crisi di nervi. Per due mesi, a partire dal 28 marzo, circa 26 milioni di cittadini sono rimasti confinati tra le mura domestiche, mentre i positivi sono stati trasferiti in campi di isolamento, dove le condizioni igienico-sanitarie erano insufficienti, come hanno dimostrato diverse immagini. Nel corso del lockdown tantissimi minori, che avevano contratto il virus, sono stati separati dai genitori e diversi animali domestici, fra cui cani, gatti e criceti sono andati incontro alla morte, abbattuti mentre i proprietari si trovavano in quarantena (come ci ha raccontato anche un testimone che abbiamo intervistato). A rendere la situazione ancora più pesante e surreale i droni e cani robot schierati dalle autorità per accertarsi che i cittadini fossero rispettosi delle regole.
Non sono mancate le proteste da parte dei residenti che hanno cercato di opporsi alle rigide restrizioni introdotte dopo l’impennata dei contagi, in nome della strategia Zero Covid. Ma a nulla sono valse le tensioni. Soltanto a partire da oggi a Shangai verranno allentate le diverse misure. Queste, però, non saranno eliminate all’improvviso, ma gradualmente. Restano ancora con le serrande abbassate le palestre, i cinema e i musei.
Un graduale ritorno alla normalità
Dalla mezzanotte di ieri, Shanghai ha ripreso “l’accesso ordinato ai quartieri residenziali, alle operazioni di trasporto pubblico e al traffico automobilistico” si legge in una nota diffusa sull’account ufficiale WeChat della città dalle autorità locali.
Nella città più popolosa della Cina hanno ripreso a circolare i mezzi pubblici (sui quali si potrà salire a bordo mostrando un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti) e sono stati riaperti finalmente i centri commerciali e in negozi al dettaglio, anche se dovranno rispettare la capienza massima al 75%. Via libera anche alla riapertura di ristoranti e bar, ma resta vietato consumare all’interno del locale. Per quanto riguarda le scuole, gli studenti potranno decidere se frequentare o no in presenza. Insomma, cadono le restrizioni ma si procederà all’insegna della gradualità e della prudenza.
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Fonti: Reuters/Shanghai Government
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