Anche in Grecia e Macedonia è in corso l'abbattimento di visoni perché positivi al coronavirus. Sono già 2500 gli animali eliminati
Anche in Grecia e Macedonia è in corso l’abbattimento di visoni perché positivi al coronavirus. Sono già 2500 gli animali eliminati: una vera e propria strage. Un numero imprecisato di visoni e 10 lavoratori di allevamenti per la produzione di pellicce sono stati trovati positivi al coronavirus in Grecia. A denunciarlo sono i media locali che riportano le parole di un funzionario del ministero dell’Agricolture.
Sono già stati abbattuti 2500 visoni in maniera preventiva e per paura che il virus potesse correre velocemente. Gli animali sono allevati in due impianti a Kaloneri, nella Macedonia occidentale, mentre 10 lavoratori sono risultati positivi a Kastoria, in un territorio in cui ci sono circa 90 allevamenti di visoni.
Per adesso, il ceppo trovato nei visoni è quello degli esseri umani, non si è dunque ancora in presenza di una mutazione del virus, così come già avvenuto in Danimarca, Spagna, Irlanda e in Italia (ma gli allevamenti continuano ad essere aperti), dove già si teme che il vaccino in via di sperimentazione possa non essere efficace. A causa delle mutazioni che si verificano nella proteina Spike in molte di queste varianti (almeno 7) del virus, c’è il rischio che i vaccini che si stanno sviluppando con riferimento alla linea base del genoma e che puntano ad attaccare il virus proprio dalla proteina Spike, non forniranno una protezione ottimale, e comunque l’immunità di gregge alla prima infezione di Covid-19 potrà fornire una protezione inferiore contro le nuove varianti del virus.
Oltre il 60% delle 35mila persone che vivono a Kastoria lavora negli allevamenti che forniscono 1500 aziende di pellicce. E’ quindi un settore che rappresenta un forte reddito per la zona. L’emergenza è però mondiale.
“Gli allevamenti di visoni sono pericolosi per la salute pubblica e crudeli per gli animali. Si tratta di luoghi in cui migliaia di animali selvatici vivono a stretto contatto, rinchiusi in minuscole scatole di rete metallica, le condizioni ideali per il proliferare di un virus. Ora negli allevamenti avvengono le uccisioni e fra alcuni mesi dovrebbe iniziare il nuovo ciclo di allevamento”, commenta Simone Montuschi, Presidente di Essere Animali.
E in Italia?
STOP AGLI ALLEVAMENTI DI VISONI
In Italia ogni anno 60mila visoni sono uccisi all’interno degli ultimi allevamenti di animali da pelliccia ancora attivi. Le loro condizioni sono drammatiche: prima di essere soffocati con il gas, vivono rinchiusi in minuscole gabbie. Questi allevamenti, definiti ‘gravemente lesivi del benessere animale’ dal Comitato Scientifico per la Salute e il Benessere Animale della Commissione Europea, sono già stati banditi in 15 Stati europei. Le principali forze politiche si sono impegnate a vietare questa pratica crudele, ma le proposte di legge che salverebbero i visoni, appoggiate dal 90% della popolazione, sono ferme da anni in attesa di una discussione.
“È ora di passare dalle parole ai fatti. Con questa petizione chiediamo al Parlamento e al Governo di vietare anche in Italia l’allevamento di animali da pelliccia e di porre fine alle sofferenze dei visoni”, scrive Essere Animali.
Anche la LAV ha lanciato una petizione per la chiusura degli allevamenti
Fonte: Greek city times/Kathimerini/ Essere animali
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