La Danimarca abbatterà tutti i visoni presenti nei suoi allevamenti per via dei focolai di Sars-CoV2 e della mutazione del virus
La Danimarca abbatterà tutti i visoni presenti nei suoi allevamenti per via dei focolai di Sars-CoV2. Essendo il più grande produttore al mondo, parliamo di un numero che tocca i 17 milioni: una vera e propria strage annunciata dalla prima ministra danese Mette Frederiksen. Il virus è mutato nei visoni ed è stato trasmesso all’uomo. Questi animali sono adesso considerati un rischio per la salute pubblica e per l’efficacia di un futuro vaccino’.
“Ci vuole un’azione molto risoluta. E come governo faremo tutto il possibile per garantire che l’infezione mutata sia contenuta e non si diffonda ulteriormente. Ecco perché, purtroppo, bisogna abbattere tutti i visoni in Danimarca. Anche gli animali riproduttivi. La nostra opportunità di superare la coronavirus è il vaccino ed è assolutamente fondamentale che questo funzioni al meglio. Per il bene di coloro che rischiano di ammalarsi seriamente e per il bene di tutta la nostra società e economia, si deve fare di tutto per non indebolire l’opportunità di avere un vaccino”, spiega la ministra in un lungo post su Facebook.
Nogle ord om vaccine, Nordjylland og mink. Og de store beslutninger, regeringen har taget og i dag annonceret. Vores…
Posted by Mette Frederiksen on Wednesday, November 4, 2020
Secondo L’Istituto sanitario danese, quindi, il virus è mutato nei visoni ed è arrivato agli umani. “La conclusione è abbastanza chiara: ′Continuare ad avere visoni durante un’epidemia di COVID-19 rappresenta un rischio significativo per la sanità pubblica”, chiosa la ministra.
I focolai erano scoppiati qualche mese fa negli allevamenti intensivi dove i visoni sono rinchiusi al buio, in gabbie minuscole tanto da non potersi muovere, finiscono per ferirsi denti, bocca e zampe. Ma non solo. Mangiano e dormono tra i loro escrementi e spesso tra le carcasse di coloro che non ce l’hanno fatta. Una breve vita che finisce nelle camere a gas, dove vengono soffocati proprio per non rovinare la loro pelliccia.
“Siamo stati informati dalla Danimarca di un certo numero di persone infettate dal coronavirus del visone, con alcuni cambiamenti genetici nel virus”, ha detto l’OMS in una dichiarazione inviata alla Reuters. “Le autorità danesi stanno studiando il significato epidemiologico e virologico di questi risultati”.
Nel frattempo, la task force è già a lavoro: sanitari, polizia, esercito e guardia nazionale abbatteranno tutti i visoni
Christian Sonne, professore di medicina veterinaria e della fauna selvatica all’Università di Aarhus, spiega: “La Cina, la Danimarca e la Polonia dovrebbero sostenere ed estendere l’immediato e completo divieto di produzione di visoni”.
E in Italia?
Nonostante la conferma di contagio negli animali di un allevamento italiano, sembra che per il Governo e il CTS, gli allevamenti di pellicce in Italia potranno continuare a rimanere aperti. La denuncia viene dalla Lav e ne avevamo già dato notizia.
“Dopo aver diffuso la notizia della positività al SARS-CoV-2 in almeno due campioni – prelevati nel mese di agosto – dai visoni un allevamento italiano, abbiamo scritto al Presidente Giuseppe Conte, al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e al Comitato Tecnico Scientifico, rinnovando la richiesta (già avanzata anche a maggio e settembre) della necessità di svolgere test diagnostici nei visoni di tutti gli 8 allevamenti italiani, per verificare l’entità di un eventuale diffusione del virus, nonché la necessità di giungere alla definitiva chiusura di questi allevamenti che, come dimostrato dalle evidenze scientifiche, sono veri e propri serbatoi del coronavirus”, scrive la Lav.
Migliaia di visoni ammassati tra loro, dopo essere stati uccisi nelle camere a gas. Sono immagini drammatiche quelle…
Posted by LAV on Tuesday, November 3, 2020
Altri paesi sono già intervenuti adottando uno screening rigoroso con test obbligatori a campione su animali vivi e su tutti gli animali che muoiono in allevamento, ed alcuni come Olanda (ma anche la Francia) proprio in questi mesi hanno decretato la messa al bando di questi allevamenti. In Italia invece, l’attuale metodologia di indagine epidemiologica è basata su evidenze scientifiche del mese di maggio ed ormai superate (considerati gli oltre 250 focolai in allevamenti europei e per la maggior parte con animali asintomatici, gli almeno 200 casi di spillover visone-uomo documentati con sequenziamento del genoma del virus e almeno 6 milioni di animali abbattuti).
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FontI: Reuters/The Guardian/Lav
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