COP19: per le foreste arrivano 280 milioni di dollari

Stati Uniti, Svezia e Regno Unito mettono a disposizione 280 milioni per finanziare l'agricoltura sostenibile che non taglia le foreste

Stati Uniti, Svezia e Regno Unito promettono di finanziare con 280 milioni di dollari le attività agricole sostenibili per contrastare la deforestazione. Ma non sono fondi nuovi e aggiuntivi.

La notizia, riportata da Reuters, è che nel corso della COP19 che si sta svolgendo a Varsavia gli Stati Uniti, la Svezia e il Regno Unito hanno deciso di finanziare con 280 milioni chi difende le foreste. Ma, a dirla tutta, non è una vera novità.

Questi soldi, infatti, verranno presi dalle finanze già allocate da questi tre Stati per la lotta ai cambiamenti climatici. I 280 milioni verranno gestiti dal BioCarbon Fund della Banca Mondiale, quindi nel solito modo in cui la Wolrd Bank eroga i fondi: decidendo dall’alto cosa ci devi fare.

E la decisione è semplice: i fondi serviranno a finanziare soprattutto l’agricoltura nei paesi dove si deforesta maggiormente. Agricoltura e deforestazione sono infatti legate a doppio filo perché, soprattutto nelle zone tropicali e subtropicali, si abbattono alberi per far posto alle monocolture.

Si stima che l’80% della deforestazione già avvenuta nel mondo dipenda direttamente dalle attività agricole. E si stima anche che per far posto alle nuove colture ogni anno nel mondo sparisca l’equivalente di una foresta grande come il Costa Rica.

Non tutti e tre gli Stati ci metteranno gli stessi soldi: la Norvegia farà il grosso dello sforzo, con 135 milioni, seguita dal Regno Unito con 120 milioni. Gli Stati Uniti sborseranno appena 25 milioni di dollari. Si spera che questi fondi pubblici riescano ad attrarre anche investimenti privati, sempre in agricoltura sostenibile. Ma è tutto da dimostrare perché, c’è poco da fare, dal punto di vista economico abbattere alberi per piantare mais o soia (magari OGM) è maledettamente conveniente…

Peppe Croce

LEGGI anche:

Varsavia Cop 19: al via la Conferenza sul Clima, ma la Polon…

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram