C’è davvero il rischio di una terza guerra mondiale in Italia?

Come ti vuoi comportare se qualcuno passa i guai solo per aver chiesto di poterti diventare amico?

Russia e Ucraina sono in guerra. La Russia, per motivi difensivi o di puro orgoglio, ha mosso e questo creerà delle conseguenze.

Il motivo difensivo è quello di avere uno stato cuscino, amico, fraterno, tra sé (la Russia) e uno schieramento storicamente diverso da sé. Il motivo riguardante l’orgoglio è duplice: l’Ucraina ha fatto richiesta di entrare nella UE e nella NATO, ha deciso di andare dall’altra parte.

Intanto ricordiamo che l’Ucraina non fa parte di alcuna delle due organizzazioni sopra citate e che quindi non scatta in automatico lo schieramento difensivo degli alleati. È pur vero che ufficiosamente la richiesta ucraina di far parte della NATO è stata considerata come l’affronto definitivo da parte dei russi. E come ti vuoi comportare se qualcuno passa i guai solo per aver chiesto di poterti diventare amico?

L’Italia naturalmente farà nulla senza gli alleati. Non prenderà decisioni autonome e in questo preciso momento le telefonate tra i leader NATO staranno definendo il chi e cosa. Ma non siamo ingenui. Sapevamo che sarebbe successo e la posizione che prenderemo sarà nota a breve. E il timore sarà l’inevitabile discesa in campo dello schieramento NATO.

Ricordiamo, a scanso di equivoci, articolo 11 della Costituzione stabilisce che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni”.

No, l’Italia in questo momento non è in guerra, ma…

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