Rimborso Imu: verita’ o bufala? Ecco come e perché richiederlo

”. La notizia si rincorre in rete, rimbalza su social network, blog e siti internet. La possibilità di poter godere di un rimborso coglie nel segno, le associazioni fanno sapere di essere sommerse da numerosissime richieste di assistenza. Ma sono molte le cose che non quadrano. È vero? È una bufala? Ecco tutta la verità su un percorso molto più arduo di quanto qualcuno vuole far credere.

L’Imposta Municipale Propria IMU è illegittima e va rimborsata, in quanto viola i dettami costituzionali e le direttive comunitarie. La notizia si rincorre in rete, rimbalza su social network, blog e siti internet. La possibilità di poter godere di un rimborso coglie nel segno, le associazioni fanno sapere di essere sommerse da numerosissime richieste di assistenza. Ma sono molte le cose che non quadrano.È vero? È una bufala? Facciamo chiarezza su un percorso molto più arduo di quanto qualcuno vuole far credere.

Andiamo con ordine. Prima di tutto, va sottolineato che per presentare qualsiasi richiesta di rimborso non bisogna pagare nessuna iscrizione o “contributo”. Meglio diffidare, quindi, da chi cerca di avvalersi di tale iniziativa a scopi di proselitismo, esponendo i ricorrenti a rischi di esborsi senza prospettive certe di risultato, come spiega chiaramente un’eloquente nota di Federconsumatori Adiconsum ed Adoc di Alessandria.

A fronte delle numerose sollecitazioni pervenute da parte di cittadini esasperati dall’alta pressione fiscale, si è generata l’aspettativa di un possibile recupero dell’IMU versata nell’anno 2012 mediante una semplice richiesta di rimborso da inviare al Comune. Valutano con estrema prudenza l’iniziativa intrapresa, nel vivo della campagna elettorale, da parte di un’ associazione di consumatori, suggerita da chi, tra l’altro, non risulta del tutto estraneo all’introduzione della suddetta imposta“, si legge nella comunicazione.

Anche perché l’IMU non è stata affatto dichiarata illegittima dall’UE, ma solo iniqua. Dopo l’intervento dell’ex Ministro dell’Economia Giulio Tremonti alla trasmissione “In Onda” con Luca Telese e Nicola Porro, in cui invitava i cittadini a procedere con “un ricorso gratuito contro l’Imu sulla propria abitazione” per combattere contro un imposta che viola i principi di equità sociale, anche la Commissione Europea, in un rapporto sulla situazione sociale dell’occupazione in Europa (“Rapporto 2012 su Occupazione e Sviluppi Sociali”), è intervenuta sulla tanto invisa tassa. “L’Imu deve essere modificata per renderla più equa e per conferirle un effetto redistributivo“, si legge nel report.

Nessuna certezza, dunque, sull’esito di un eventuale rimborso. Questo significa che non è possibile inoltrare alcuna richiesta? Niente affatto. Sempre Federconsumatori Adiconsum ed Adoc di Alessandria, spiegano che è stato “rilevato che per ottenere l’eventuale pronuncia della Corte Costituzionale, basterebbe la remissione degli atti di una sola Commissione Tributaria Provinciale chiamata a decidere su un singolo ricorso, senza alcuna necessità di adesioni collettive o di azioni di classe (quanto mai improbabili), evidenziano che tale decisione ricadrebbe su tutti i contribuenti“. Vinto un ricorso, insomma, vinti tutti.

Come si può cercare di ottenere il rimborso?

Come spiega la Lega dei Consumatori di Benevento, ad esempio, e l sito internet della “Lista Lavoro e Libertà” di Tremonti, bisogna presentare al proprio Comune una semplice istanza di rimborso dell’IMU versata nel corso del 2012, corredata dalle ricevute di pagamento. Decorsi 90 giorni, “ed in caso di mancata risposta da parte del Comune, è possibile proporre ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale.

Successivamente, se anche una sola delle Sezioni delle numerosissime Commissioni Tributarie italiane dovesse rimettere gli atti alla Corte Costituzionale, quest’ultima sarebbe obbligata a esaminare e a pronunciarsi sulla questione. Se la Corte Costituzionale dovesse definire incostituzionale l’Imu, anche solo in parte, tutti i cittadini potrebbero richiedere ed ottenere il rimborso.

Mentre continuano le proteste degli utenti causa il mancato scaricamento del modello on line dal sito www.contribuenti.it, basta rivolgersi ai vostri Comuni di residenza per trovare il modello specifico da scaricare e presentare all’Ufficio Tributi (o scaricatelo qui). Ma state attenti da chi cerca di buttare fumo negli occhi promettendo qualcosa che, allo stato attuale delle cose, non ci sarà.

Roberta Ragni

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