Obama dice “NO, grazie” al ripristino dei pannelli fotoltaici sulla Casa Bianca

Si è conclusa con un nulla di fatto la campagna Put solar in lanciata dall'ambientalista americano Bill Mc Kibben, partito, ricorderete, alla volta di Washington insieme a un gruppo di attivisti-studenti dello Unity College, nel Maine. Il gruppo, guidato dallo stesso Mc Kibben, leader del movimento per la salvaguardia del pianeta 350.org, era giunto fino al 1600 di Pennsylvania Avenue, a bordo di un furgone alimentato a bio-diesel, con l'intenzione di convincere il presidente Barack Obama a installare un impianto a energia solare sul tetto della Casa Bianca.

Si è conclusa con un nulla di fatto la campagna “Put solar in” lanciata dall’ambientalista americano Bill Mc Kibben, partito, ricorderete, alla volta di Washington insieme a un gruppo di attivisti-studenti dello Unity College, nel Maine. Il gruppo, guidato dallo stesso Mc Kibben, leader del movimento per la salvaguardia del pianeta 350.org, era giunto fino al 1600 di Pennsylvania Avenue, a bordo di un furgone alimentato a bio-diesel, con l’intenzione di convincere il presidente Barack Obama a installare un impianto a energia solare sul tetto della Casa Bianca“.

Detta in altre parole, a riprendere in mano la strada (e i pannelli solari stessi) intrapresa da Carter nel ’79 e poi abbandonata da Reagan nell’86, una strada che, nelle intenzioni del presidente democratico, fautore della green economy nel mondo, avrebbe dovuto portare all’indipendenza dalle fonti fossili gli Stati Uniti d’America. Eppure, l’altrettanto democratico Obama sembra più incline ad assecondare la scelta del repubblicano Reagan, anche se, fanno sapere dalla Casa Bianca, l’intenzione del presidente è quella di continuare con la scelta di investire sulle energie rinnovabili.

Chiaramente un pannello solare sul tetto della Casa Bianca non risolve il problema del cambiamento climatico […] – ha detto Mc Kibben all’indomani dell’incontro – ma ho spiegato loro che sarebbe bello deliberare il più velocemente possibile [sulle scelte energetiche della White House – ndr] dal momento che il tasso del cambiamento climatico del pianeta sta peggiorando.

White-House-Solar-Panels-

Niente da fare insomma. Ma la battaglia, a quanto pare, non è ancora finita. Il furgone a bio-diesel è ora parcheggiato a pochi isolati dalla Casa Bianca e vi tornerà di nuovo il 10-10-10, ovvero il prossimo 10 ottobre, in occasione del Global Work Party 2010, la giornata in cui chiunque potrà contribuire, con iniziative di vario tipo, alla lotta al cambiamento climatico. E indovinate un po’ chi è il promotore della Giornata Mondiale? Ovviamente lui: Mc Kibben!

Roberto Zambon

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