Il triste abbandono del Muro della gentilezza di Roma (FOTO)

Ci avevamo sperato, ma i controlli promessi al Muro della Gentilezza nato nel quartiere romano de La Storta non sembrano proprio esistere. Muro imbrattato, oggetti per terra e atmosfera di abbandono pervadono un’iniziativa che poteva realmente aiutare le persone in difficoltà, oltretutto realizzata da giovani generosi che fanno ben sperare per il futuro.

Ci avevamo sperato, ma i controlli promessi al Muro della Gentilezza nato nel quartiere romano de La Storta non sembrano proprio esistere. Muro imbrattato, oggetti per terra e atmosfera di abbandono pervadono un’iniziativa che poteva realmente aiutare le persone in difficoltà, oltretutto realizzata da giovani generosi che fanno ben sperare per il futuro.

Era stato inaugurato il 19 marzo di quest’anno da un’idea del liceo Marymount International School e realizzato nella sede di Ama Roma. Oltre che per la visibilità sulla via Cassia, il luogo era stato scelto proprio perché era previsto presidio fisso degli operatori.

“Lo controlleremo noi del Municipio, gli scout, il Marymount, e anche Ama” aveva dichiarato a greenMe.it Marcello Ribera, allora Presidente della Commissione Ambiente del XV Municipio (oggi comunque membro di diverse commissioni consiliari).

Non sta a noi giudicare l’operato delle istituzioni. Di fatto comunque, non sembra proprio che il muro sia vigilato a dovere, nonostante – lo ricordiamo- sia stato realizzato sulle pareti della sede dell’Ama, il cui ingresso è situato appena sul retro.

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Il precedente caso italiano, quello di Parma, non aveva avuto seguito per contrasti con il regolamento comunale, che aveva portato allo sgombero. Il muro romano, invece, aveva ottenuto il patrocinio del Municipio XV e il supporto dell’AMA, e ci auguravamo seriamente che per questo sarebbe durato.

Ed in effetti non è avvenuto alcuno sgombero, ma la situazione non è affatto rassicurante. L’immagine dell’iniziativa, infatti, nata per donare sostegno alle persone in difficoltà, ora non sembra restituire dignità allo scambio di oggetti, visto lo stato in cui si trova il muro.

Ci domandiamo inoltre che effetto farà sui ragazzi che tanto hanno speso per realizzare il tutto vedere la deprimente situazione.

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Si incoraggia così la fiducia nel futuro?

Testo e foto Roberta De Carolis

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