L'iniziativa Blue On Tour, evoluzione di Think Blue, è la filosofia scelta dalla Volkswagen per promuovere un proprio concetto di mobilità sostenibile: l'approccio alla guida svolto in una maniera più rispettosa per l'ambiente. Senza scomodare la mobilità elettrica: il concetto è che bastano dei piccoli accorgimenti per consumare (e inquinare) di meno.
Sette auto, tutte Volkswagen, che rappresentano la gamma delle motorizzazioni esistenti sul mercato (benzina, diesel, Gpl): una Tiguan, una Scirocco, una Polo TDI e una Polo Gpl, una Golf 1.2 TSI e una Passat TDI. Tutte raggruppate per un maxi test “al consumo”, finalizzato a una migliore conoscenza delle tecniche di guida più efficaci per il risparmio di carburante e diemissioni. L’iniziativa Blue On Tour, evoluzione di Think Blue, è la filosofia scelta dalla Volkswagen per promuovere un proprio concetto di mobilità sostenibile: l’approccio alla guida svolto in una maniera più rispettosa per l’. Senza scomodare la mobilità elettrica: il concetto è che bastano dei piccoli accorgimenti per consumare (einquinare) di meno.
L’evento al quale greenMe.it ha partecipato, nei giorni scorsi, si è svolto a Milano: è stata la seconda “tappa” di un tour itinerante partito da Genova lo scorso aprile e che si concluderà a Bari nel fine settimana del 25 e 26 giugno.
La vettura: una VW Scirocco a benzina. Più “normale” di così…
Siamo stati “presi per mano” da Michael Scorcioni, giovanissimo (20 anni) studente di ingegneria meccanica e istruttore di guida Volkswagen Italia. La vettura messa a nostra disposizione, una Volkswagen Scirocco 1.4 TSI da 122 CV, è apparsa l’ideale per un test in città alla prova dei consumi e delle emissioni: niente artifici… ecologici (Gpl, metano, bio combustibili, trazione ibrida o elettrica). Solo un… normale motore da 1,4 litri e 200 Nm di coppia, in grado di spingere la sportiva tedesca, a 200 km/h di velocità massima e di consumare, a ciclo urbano, una media dichiarata di 6 litri per 100 km.
Unica “concessione” all’eco mobilità (però importante!) la tecnologia BlueMotion, ovvero un pacchetto tecnologico che comprende sistema start – stop, assetto ribassato di 10 mm, una leggera modifica al frontale e il fondo scocca anteriore carenato (per migliorare la penetrazione aerodinamica), pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, rapporti di trasmissione più “lunghi” per aumentare la coppia, una programmazione specifica alla centralina e il sistema di recupero dell’energia in frenata: tutti accorgimenti studiati dalla Volkswagen (e dalle altre maggiori Case automobilistiche, con altri nomi) per contribuire all’efficienza nei consumi e nelle emissioni.
Il tour per le strade di Milano
L’esperimento di guida “a piede leggero” è consistito in due parti. Nella prima, siamo stati lasciati liberi di guidare secondo il nostro gusto. Ovvero: senza tenere d’occhio il contagiri per “indovinare” il momento giustodi coppia nel quale passare alla marcia successiva, frenando in base alla nostra sensibilità.
Per la seconda “tappa”, le indicazioni ricevute dai responsabili di Blue On Tour si sono rivelate preziose per i consumi, le emissioni, la brillantezza del motore e le prestazioni in generale.
“Stai attento a questo percorso: pare fatto apposta per metterti alla prova, con tutti questi stop e semafori”… Il suggerimento della nostra “guida” si rivela azzeccato. La partenza dal Castello Sforzesco, se da una parte permette di ammirare uno degli scorci più notevoli della metropoli lombarda (e il cielo sereno, unito all’aria – finalmente! – tiepida dell’aria, aiutano ad apprezzare la giornata), dall’altra vuol dire tuffarsi nel convulso traffico milanese, in un qualsiasi pomeriggio lavorativo.
Auto che zigzagano da tutte le parti (ce ne siamo aspettata anche qualcuna che… ci passasse sopra la vettura!), semafori rossi, stop, la precedenza ai tram, gli scooter, i ciclistiche non sempre osservano scrupolosamente la “destra”. Questi sono gli ingredienti del menu, che ci verrà servito pronto pronto da assaporare per otto km.
Otto km in mezz’ora Percorrerli è un lampo? Non proprio: in media, in una città come Milano, di giorno, vengono coperti in mezz’ora circa. La media? Sui 15 km/h. Logicamente, anche da una vettura di ultima generazione come la Scirocco, a causa dei continui ferma – riparti (e il cambio che ha”conosciuto” la “quarta” in due sole occasioni, per il resto, una teoria di “prima – seconda” con qualche “terza”), non si possono pretendere consumi da bicicletta.
Il risultato finale rivela 13,41 litri per 100 km nel primo giro, ma i 12,15 riscontrati nella seconda tornata sono indicativi. Con un utilizzo accorto del motore (“Occhio a non superare i 1800 giri per cambiare marcia”, è il consiglio: infatti la media dei giri/minuto registrati dall’apparecchio di telemetria montato a bordo ha indicato 1354 nel primo giro e 1257 nel secondo: minore usura degli organi meccanici), il risparmio di carburante è stato del 10,37 per cento, le emissioni di CO2 sono calate da 311 a 282 g/km (– 10,28 per cento); le frenate sono scese da 94 a 72 (con uno stress minore per l’impianto e… il nostro umore).
C’è da dire, a onor del vero, che senza l’autoradio costantemente accesa, il condizionatore in funzione e i fari accesi, avremmo potuto approfittare di più dello Start – Stop. E i consumi ne avrebbero guadagnato ulteriormente.
Dimostrazione pratica: occhio a come si guida. C’è solo da guadagnarci Ecco, quindi, svelato il segreto per una guida più rispettosa dell’ambiente e del portafoglio. L’attenzione alle proprie capacità di guida è un aspetto fondamentale per una guida attenta e responsabile. Anzi: complementare alle caratteristiche di una vettura riguardo ai consumi e alle emissioni.
Le regole d’oro per una guida “eco sostenibile” La filosofia indicata dai costruttori, in questo caso dalla Volkswagen, viene condensata in alcune semplici regole, che possono aiutare anche nei percorsi quotidiani al volante della propria auto.
Guidare rilassati. La guida “aggressiva” lasciamola a casa. Meglio mettersi al volante in modo calmo e senza bruschi cambi di marcia, azionando i freni in maniera “intelligente” (accompagnando, cioè, l’auto nelle fasi di rallentamento con un occhio al flusso del traffico).
Non c’è fretta per i cambi di marcia. Non è obbligatorio sfruttare appieno i giri del motore. I propulsori più recenti, infatti, hanno una notevole elasticità di marcia (riscontrabile nelle ampie forbici di utilizzo dei giri motore in regime di coppia massima). Basta inserire la “seconda” già dopo pochi metri dalla partenza da fermo, e sfruttare la coppia motrice: a tutto il resto, ci pensa… il cambio: già a 50 km/h, è possibile marciare in “quinta” senza temere di sforzare il motore.
Se non è necessario, via il piede dal gas. Sembra una favola, ma è vero. Esiste un modo per consumare… 0,0 litri / 100 km: basta levare il piede dal comando dell’acceleratore, e lasciare che l’auto resti in marcia, trascinata per inerzia dal cambio e dall’albero motore. Insomma: in fase di “rilascio” (ad esempio: quando ci si avvicina a un semaforo rosso), o quando si percorrono dei tratti in discesa, meglio levare il piede e lasciare che la vettura proceda “da sola”.
Occhio all’equipaggiamento! Il climatizzatore è utile, aiuta il comfort a bordo. Ma è collegato al motore: non sempre è amico dei consumi (in estate, arriva a incidere per 2 litri / 100 km sul consumo di carburante). Un utilizzo razionale di questo accessorio, come del riscaldamento dell’abitacolo e dei sedili e il lunotto termico, dà una mano. Un consiglio? In estate meglio azionare il condizionatore solo dopo qualche minuto di marcia a velocità moderata e a finestrini abbassati.
Pneumatici sempre alla giusta pressione. L’ideale sarebbe l’utilizzo delle gomme a basso coefficiente di rotolamento, che sono più silenziose di quelle “tradizionali” e arrivano ad abbattere i consumi del 3 per cento. Ma se non si vogliono – o possono – montare, è importante sapere che anche gli pneumatici influiscono sui consumi e sulle emissioni. È come per la bicicletta: più le gomme sono sgonfie… più si fa fatica. Viaggiare a pneumatici a pressione più bassa di almeno 5 decimi rispetto ai valori indicati, oltre a costituire un pericolo per la tenuta di strada e ad aumentare l’usura della gomma, peggiora i consumi anche del 15 per cento.
Olio: scegliamo quello meno viscoso. I lubrificanti in commercio sono sempre più perfezionati. Ma non si dirà mai abbastanza che un motore ben lubrificato, oltre a sviluppare un minore attrito delle parti in movimento, produce minori emissioni. Nella scelta dell’olio, meglio scegliere un tipo a bassa viscosità (l’indice è riportato sull’etichetta): le emissioni di CO2 e i consumi vengono abbattuti fino al 5 per cento.
Teniamo presente l’aerodinamica. Come si fa a peggiorare i consumi per oltre 2 litri ogni 100 km in piena velocità in autostrada? Basta aumentare il carico aerodinamico dell’auto. Portasci, portabiciclette, portatutto… quando sono montati sull’auto contribuiscono in maniera notevole a intaccare consumi ed emissioni. Se non sono strettamente indispensabili, meglio lasciare a casa questi accessori.
Viaggi leggeri, bassi consumi. È importante tenere a bordo il minimo indispensabile. Gli studi sull’efficienza nei consumi e nelle emissioni hanno, infatti, rilevato che un peso di 100 kg a bordo, peggiora i consumi di 0,3 litri / 100 km.
Razionalizziamo gli spostamenti. Il motore, “a freddo”, consuma più carburante rispetto a quando viaggia alla sua temperatura di esercizio: tanti spostamenti di breve durata possono fare aumentare i consumi fino a 30 litri per 100 km. Meglio, in questi casi, condensare le commissioni in un unico tragitto: il viaggio inizia a diventare “economico” solo a partire dai 15 km.
L’iniziativa promossa dalla Volkswagen e aperta a tutti gli automobilisti che desiderano saperne di più sulle tecniche di guida e i piccoli accorgimenti per una guida più rispettosa dell’ambiente, è partita da Genova. Successivamente, la “carovana” si è fermata a Riccione e a Milano (sede del nostro test). I prossimi appuntamenti con Blue On Tour saranno a Firenze, nel prossimo fine settimana, a Jesolo (Venezia) in piazza Mazzini, dal 4 al 6 giugno, a Roma (10 – 12 giugno), Napoli (rotonda Diaz), 18 e 19 giugno e Bari (piazza Diaz, nei giorni 25 e 26 giugno).