Finalmente una buona notizia sul fronte dei diritti degli indigeni: dopo mesi di pressioni internazionali, il Ministero della Giustizia brasiliano ha firmato il decreto che istituisce un’area protetta nelle terre abitate dalla tribù incontattata dei Kawahiva, per evitare che la deforestazione illegale ne metta a repentaglio la sopravvivenza.
Finalmente una buona notizia sul fronte dei diritti degli indigeni: dopo mesi di pressioni internazionali, il Ministero della Giustizia brasiliano ha firmato il decreto che istituisce un’area protetta nelle terre abitate dalla tribù incontattata dei Kawahiva, per evitare che la deforestazione illegale ne metta a repentaglio la sopravvivenza.
Alcuni mesi fa, Survival aveva lanciato una campagna internazionale a difesa dei Kawahiva, una piccola tribù amazzonica che non intrattiene e non desidera intrattenere contatti con il mondo esterno e la cui sopravvivenza è minacciata da taglialegna illegali, minatori, speculatori e allevatori. Le terre ancestrali dei Kawahiva si trovano nella regione del Mato Grosso, che registra il tasso di deforestazione illegale più alto di tutto il Brasile.
Negli ultimi anni, la presenza di intrusi nella loro foresta ha spinto i Kawahiva ad adottare uno stile di vita nomade: è molto probabile che alcuni membri della tribù siano stati uccisi da persone penetrate nel loro territorio per disboscare e appropriarsi delle risorse naturali, mentre altri decessi sono ricollegabili a patologie introdotte dall’esterno, come l’influenza o il morbillo, verso le quali i Kawahiva non hanno difese immunitarie.
Da qui la campagna di Survival International, che chiedeva di mappare e di tutelare come “territorio indigeno” l’area geografica in cui i Kawahiva vivono e che ha portato alcune migliaia di persone di diversi paesi del mondo a inviare una mail al Ministro della Giustizia brasiliano, Eugênio Aragão. La sua risposta è arrivata lo scorso 19 aprile, con la firma del decreto che istituisce l’area protetta: un passo fondamentale affinché i Kawahiva possano vivere in pace, preservando la loro autonomia, le loro tradizioni e l’integrità della loro comunità.
“È una grande notizia.” – ha commentato Mark Rylance, attore britannico e premio Oscar, che ha prestato il suo volto e la sua voce alla campagna a favore dei Kawahiva – “Abbiamo contribuito a proteggere un popolo unico e vulnerabile che, per quanto piccolo, è parte della nostra diversità umana. Ora hanno la possibilità di sopravvivere.”
Adesso, però, è necessario che il Brasile garantisca la piena attuazione del decreto, rispettando e facendo rispettare il diritto della tribù a vivere nella propria terra senza invasioni esterne: un punto su cui Survival International si impegna sin da ora a vigilare.
“Ovviamente è davvero gratificante constatare che la pressione dei nostri sostenitori ha funzionato, e accogliamo con soddisfazione la decisione del Ministro della Giustizia” – ha dichiarato in proposito Stephen Corry, Direttore generale di Survival – “Ma ora aspettiamo di vedere prove concrete: l’attuazione pratica del decreto e la protezione del territorio kawahiva da parte delle autorità. Solo allora potremo celebrare a pieno questa vittoria, segnata solo grazie al potere delle persone comuni e della pressione internazionale.”
Lisa Vagnozzi
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