Abbiamo fatto un giro nei mercatini tradizionali organizzati in Trentino Alto Adige, un modo suggestivo per vivere il Natale e la corsa sfrenata agli acquisti
Il Natale, oltre ad essere simbolo di spiritualità, è anche eccessivo consumismo. La corsa sfrenata all’acquisto dell’ultimo regalo. La ricerca del dono da consegnare ad una persona che a mala pena si conosce, ma che ha confessato di averti fatto “pensiero”. Un meccanismo estenuante che spesso fa perfino perdere il senso di questa festa. Per questo motivo, dato che è molto difficile estraniarsi da questo circolo vizioso, è consigliato fare una gita in Trentino Alto Adige. In questa regione, infatti, esistono dei graziosi e autoctoni mercatini natalizi dove potrete sì fare i vostri regali, ma sostenendo l’economia, l’artigianato e manodopera locale.
Sono iniziati, infatti, a fine novembre nelle principali cittadine della regione questi magici mercati dove leccornie, decorazioni e prodotti tipici sono avvolti da un’atmosfera unica e suggestiva in grado di ridare nuovo senso alle festività natalizie. Nelle due province – Trento e Bolzano – c’è tempo fino al 23 dicembre e dalle principali città del nord Italia (come Brescia, Milano e Bergamo) sono stati organizzati dei treni speciali per raggiungerli. Qua c’è sicuramente la maggiore offerta, essendo le due città più grandi e quelle con il più elevato numero di espositori.
Scendendo nel sud della regione, invece, e più precisamente a Rovereto c’è tempo anche dopo Natale. Il mercato durerà fino al 2 gennaio ed è stato inserito all’interno di una manifestazione chiamata “Natale dei Popoli” dove l’atmosfera natalizia mitteleuropea viene unità all’arte artigiana del sud Italia. Un’atmosfera, quindi, unica in grado di toccare due tradizioni, due mondi così distanti e diversi che, però, a Rovereto troveranno un insolito punto di contatto.
Spostandoci sulle rive del Lago di Garda c’è quello di Arco che, iniziato il 19 novembre, terminerà il 23 dicembre. Qua si potrà trovare il meglio dell’artigianato locale e nazionale. Non solo oggetti, però. Ci sarà spazio anche per la tradizione: canti e spettacoli della storia di queste parti faranno da piacevole cornice a questo evento.
Quelli di Pergine Valsunga (attivo fino al 24 dicembre) e quello di Levico Terme (fino al 6 gennaio) sono in un certo senso legati, avendo la tradizione storica asburgica come tema principale. Oltre alla vendita di oggetti e pietanze in queste zone ci saranno anche degli eventi piuttosto interessanti: la rassegna dei cori di montagna, la festa della polenta e quella del formaggio.
Il Trentino Alto Adige offre, quindi, una possibilità di fare compere per le feste con intelligenza. Non solo centri commerciali, affollati negozi del centro e outlet, venendo qua vi troverete di fronte una valida alternativa. Comprare prodotti locali è, infatti, un qualcosa di estremamente sostenibile per l’ambiente. Favorire l’economia locale, optare per prodotti a chilometri zero o acquistare cibi biologici è una scelta capace di riportare il Natale sui giusti binari. Da mera, semplice e meccanica commercializzazione si potrà ridare a questa festa il suo giusto senso: fare del bene (sostenendo anche l’ambiente).
Foto e testi: Alessandro Ribaldi