Ricordate il concorso che deve eleggere il parco più bello d’Italia? Bene, la giuria si è finalmente espressa ed ha segnalato i dieci finalisti. I dieci parchi più belli del paese. Quali sono? Eccoli!
Questa rubrica oggi in effetti dovrebbe chiamarsi: “Ci siamo quasi!. Ricordate il concorso che deve eleggere il parco più bello d’Italia? Bene, la giuria si è finalmente espressa ed ha segnalato i dieci finalisti. I dieci parchigi più belli del paese. Quali sono? Eccoli!
Si parte dal nord e precisamente dal Piemonte, che può vantare ben due candidati al primo posto: la Venaria Reale di Torino ed il parco del Castello di Racconigi, in provincia di Cuneo. Entrambi inseriti nella lista Unesco del patrimonio dell’umanità, i due parchi rappresentano al meglio il gusto barocco del XVII e XVIII secolo (nel caso della Venaria, tornata allo splendore originario dopo otto anni di restauro) e quello romantico ottocentesco: i sentieri che conducono tra rovine, isolette in mezzo al lago, grotte e boschi sono infatti tipici del XIX secolo. Il giardino nasce in realtà alla fine del Seicento grazie all’intervento di Le Nôtre, l’ideatore dei giardini francesi di Versaillles; il suo schema ordinato e regolare viene completamente trasformato nel secolo successivo e ancora più radicalmente negli anni Trenta dell’Ottocento, grazie all’intervento del giardiniere tedesco Xavier Kurten, che si può apprezzare ancora oggi grazie ai restauri del secolo scorso.
Spostandoci in Lombardia, troviamo il Giardino di Villa Carlotta a Tremezzo (Como): sulla riva del lago, può vantare oltre 150 varietà di azalee che regalano, al momento della fioritura, uno spettacolo davvero indimenticabile, degno del soprannome che il parco si è conquistato un paio di secoli fa, un “angolo di paradiso”. Sulle sponde dell’altro lago lombardo, quello di Garda, si trova invece il Vittoriale, la visionaria residenza di Gabriele D’Annunzio. Più che di una singola residenza, si tratta in realtà di una vera cittadella che comprende edifici, piazze, teatri, giardini e corsi d’acqua. Un giardino più unico che raro.
Sul golfo di Trieste sorge invece il Parco del Castello di Miramare, ampio ben 22 ettari e caratterizzato da una grande varietà di piante che occupano le due aree del giardino: quello est, tipicamente inglese, e quello sud ovest, disegnato secondo le geometrie peculiari del giardino all’italiana.
Cominciando a scendere verso sud si incontra, in Liguria, l’ottocentesco Giardino di Villa Durazzo Pallavicini (Genova Pegli), considerato uno dei maggiori giardini storici d’Italia. Ugualmente celebri sono i Giardini della Villa Medicea di Castello (nei pressi di Firenze) che accoglie oggi la sede dell’Accademia della Crusca, ma che soprattutto ricordano le gesta di una delle più potenti famiglie italiane dell’età moderna, i Medici appunto, sempre molto attenti all’architettura dei loro giardini, cittadini o extraurbani che fossero.
Anche il Lazio può vantare due nomination: si tratta del Castello Ruspoli di Vignanello (in provincia di Viterbo) e dello splendido Giardino di Ninfa a Latina. “Leggendaria città in rovina, con mura, chiese, torri, conventi e abitazioni affondate nella palude e sepolte da fitta edera”, così uno storico del XIX secolo definisce Ninfa. La sua storia comincia però ben prima; il giardino è infatti già esistente nel XII secolo, quando è feudo della potente famiglia Frangipane. La tenuta attraversa un periodo d’oro al tempo di papa Bonifacio VIII, tra XIII e XIV secolo, al quale segue un lungo abbandono, dovuto soprattutto alle frequenti epidemie di malaria che interessano l’intera area. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso Lelia Caetani, decide di restaurare il giardino per aprirlo ai visitatori. Oggi il parco, che si estende su 8 ettari, può vantare piante ed alberi provenienti da ogni parte del mondo oltre alle specie nostrane che offrono, assieme al fiume Ninfa, l’ambiente adatto per tassi, faine, martin pescatore e germani reali.
Ultima tappa di questo ideale giro per lo stivale alla ricerca dei parchi più belli è costituita dal Giardino di Kolymbetra, nel parco della Valle dei Templi di Agrigento. Grazie all’intervento del FAI questo straordinario giardino, che unisce alla bellezza della natura lo splendore dei templi antichi, costituisce il modo migliore per concludere il nostro viaggio. Resta solo da capire chi vincerà il titolo di parco più bello.
Sara Pietrantoni