Quel cianuro che sta distruggendo l’Argentina: il disastro ambientale di cui nessuno parla

Curioso come una fuoriuscita da oltre un milione di litri di cianuro, non abbia destato allarme e scompiglio al Ministero della Salute argentino, ma solo tra cittadini preoccupati per la salute pubblica e per le conseguenze sull'ambiente.

Curioso come l’ennesima fuoriuscita da oltre un milione di litri di cianuro, non abbia ancora una volta destato allarme e scompiglio al Ministero della Salute argentino, ma solo tra cittadini preoccupati per la salute pubblica e per le conseguenze sull’ambiente.

La fuoriuscita di cianuro (che viene utilizzato per filtrare l’oro dalle rocce), proviene dalla miniera Veladero, una delle più grandi al mondo, poiché dà lavoro a quasi quattromila persone. Attiva dal 2005, è gestita dalla multinazionale canadese Barrick Gold.

Vi avevamo già parlato di questa miniera e anche in quel caso l’oggetto in questione era lo sversamento di cianuro causato dalla rottura di un tubo. Tutti disastri ambientali che continuano a passare in sordina sia a livello provinciale che nazionale.

La Barrick Gold, attraverso un comunicato stampa, ha minimizzato la questione, senza mai parlare di disastro ambientale.

“Il 12 settembre, abbiamo segnalato alle autorità competenti un incidente dovuto alla rottura di un tubo a causa del ghiaccio. Le caratteristiche dell’incidente non creano minacce per la salute dei lavoratori, delle comunità o dell’ambiente. Dopo l’incidente si sono intensificate tutte le attività di monitoraggio ambientale delle acque superficiali e sotterranee nella zona e non è stata rilevata alcuna anomalia. Ecco perché la miniera Veladero ha continuato a funzionare normalmente”, si legge in un comunicato.

Affermazioni che non convincono del tutto i cittadini, che ricordano che il cianuro è un liquido tossico e che la contaminazione del fiume Potrerillos ( e in passato di altri fiumi) non può non avere conseguenze ambientali gravi. L’azienda per adesso, si è vista solo recapitare una multa, ma nessun procedimento è stato avviato per verificare se esistano gli estremi per parlare di disastro ambientale.

“Che il governo copra disastri ambientali di tale portata è veramente grave. Le uniche dichiarazioni pubbliche sono state fatte dal ministro Bergman su Facebook ma anche in quel caso, l’obiettivo è stato quello di non incolpare l’azienda per quello che è successo”, spiega una delegazione di cittadini.

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miniera argentina

Nel frattempo, attraverso manifestazioni pubbliche, nella Plaza San Martin di Jáchal i cittadini chiedono che le autorità intervengano per dare delle spiegazioni. In una conferenza stampa, il governatore Sergio Unac ha detto: “Bisogna fermare l’attività della miniera fin quando non si valuterà l’entità del disastro e verrà accertato che non esistono reali rischi per la salute pubblica e per l’ambiente. La Barrick Gold dovrà comunque garantire ai propri dipendi il salario”.

La protesta arriva anche sui social dove il gruppo “Asamblea Jáchal No Se Toca” lancia un appello alle istituzioni affinché intervengano al più presto per dare spiegazioni.

E ad oggi, nonostante siano passate un paio di settimane dall’appello, il governo non è ancora intervenuto.

Dominella Trunfio

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