La certificazione è un marchio di ecosostenibilità che dipende da determinati parametri, qualitativi e quantitativi, ed è cruciale non soltanto per l'industria cartaria ma anche per tutte quelle industrie che si basano sull'utilizzo del legno, in quanto costituisce un modo per conoscere e tracciare il percorso delle materie prime, dalla loro origine fino al prodotto finale. A questo proposito, l'Unione Europea riconosce ufficialmente due certificazioni: FSC (Forest Stewardship Council), che abbiamo citato più volte e che gode del sostegno di Greenpeace, e PEFC, che introduciamo qui per la prima volta.
La carta è uno dei prodotti più presenti nella nostra vita quotidiana: dai post-it su cui annotiamo i nostri promemoria, ai foglietti volanti che utilizziamo per la lista della spesa; dalle confezioni dei cereali per la colazione, alle agende e ai calendari che teniamo, rispettivamente, sulle nostre scrivanie e sulle pareti di casa. La carta è un prodotto così comune da alimentare convinzioni e luoghi comuni spesso molto difficili da sfatare, come vi abbiamo raccontato qualche tempo fa.
Proprio perché si tratta di un bene di consumo diffusissimo e, almeno fino ad oggi, non sostituibile, è bene fare attenzione alla sua provenienza, in modo da incidere il meno possibile sull’ambiente. A questo scopo, è importante tenere in considerazione, al momento dell’acquisto, la presenza o meno di una certificazione. Nel caso della carta, la certificazione riguarda l’origine del legno da cui è stata tratta la cellulosa, e attesta la sua provenienza da boschi gestiti in maniera corretta ed ecosostenibile, sia da un punto di vista ecologico che da un punto di vista economico e sociale.
La certificazione è un marchio di ecosostenibilità che dipende da determinati parametri, qualitativi e quantitativi, ed è cruciale non soltanto per l’industria cartaria ma anche per tutte quelle industrie che si basano sull’utilizzo del legno, in quanto costituisce un modo per conoscere e tracciare il percorso delle materie prime, dalla loro origine fino al prodotto finale.
A questo proposito, l’Unione Europea riconosce ufficialmente due certificazioni: FSC (“Forest Stewardship Council”), che abbiamo citato più volte e che gode del sostegno di Greenpeace, e PEFC, che introduciamo qui per la prima volta. La sigla PEFC sta per “Programme for the Endorsement of Forest Certification Schemes” e cioè “Programma per il riconoscimento di Schemi di Certificazione Forestale”.
PEFC è un’organizzazione internazionale indipendente, non governativa e no profit, che promuove una gestione forestale sostenibile per fornire agli acquirenti dei prodotti in legno o di carta una garanzia di eco sostenibilità. Ciò significa che il consumatore ha la certezza di favorire, con il suo acquisto, attività forestali corrette e rispettose degli equilibri naturali, a tutela della biodiversità e a favore del rimboschimento.
Per le aziende, invece, impiegare nei processi produttivi legno e carta certificati ha non soltanto un indubbio ritorno in termini di immagine, ma può determinare anche un vantaggio economico. Oggi, infatti, i consumatori sono più consapevoli e informati nelle fasi della scelta e dell’acquisto dei prodotti e si sono fatti anche più responsabili ed esigenti in materia di problematiche ambientali.
Il PEFC ha sede a Ginevra ed è nato alla fine degli anni Novanta come iniziativa volontaria e senza fini di lucro del settore privato. La certificazione non è solo per la carta, ma per l’intera filiera dal bosco al consumatore (legno, mobili, carta, pannelli, funghi e tartufi, miele, ecc). Tutto ha avuto inizio con degli incontri tra i rappresentanti dei proprietari forestali di alcuni dei Paesi promotori, tra cui Austria, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia e Svezia.
Attualmente, l’organizzazione opera approvando, di volta in volta, degli schemi nazionali di certificazione forestale. Ciò significa che il sistema PEFC comporta la costituzione di enti di gestione nazionali nei diversi Paesi nel mondo. A questo scopo, si cerca di coinvolgere tutte le organizzazioni professionali, le associazioni e i consorzi che, a livello locale, potrebbero essere interessati e coinvolti nell’iniziativa.
PEFC prevede un primo livello di certificazione che riguarda strettamente la gestione forestale e che attesta che una proprietà forestale è gestita secondo criteri di correttezza e di sostenibilità. Una seconda, successiva tipologia di certificazione è invece rappresentata dalla Chain of Custody, “catena di custodia” o di rintracciabilità. Il presupposto di questo secondo livello di attestazione è che il legname e la cellulosa provenienti da foreste gestite in modo corretto e sostenibile devono poter essere rintracciabili in tutte le fasi successive della lavorazione, fino ad arrivare alla commercializzazione. Se tale catena viene correttamente rispettata, il consumatore troverà sul prodotto finito un apposito marchio di qualità.
Per concedere la certificazione PEFC si esige da chi ne fa richiesta il rispetto dei criteri e degli indicatori definiti nelle Conferenze Ministeriali per la Protezione delle Foreste in Europa di Helsinki (1993) e di Lisbona (1998). L’attestazione permette agli aderenti di utilizzare il logo PEFC e ha una durata di 5 anni. A cadenza annuale sono effettuati controlli per verificare la conformità di ciascun aderente con i criteri previsti.
Attualmente, i membri ordinari del PEFC, con i rispettivi organismi nazionali, sono 34. L’organizzazione gode anche del supporto di 5 organizzazioni internazionali: la Federazione Europea dei Proprietari Forestali (CEPF, Confederation Européenne des Propriétaires Forestiers ), la Federazione Europea dei Proprietari Fondiari (ELO, European Landowners’ Organisation), l’Organizzazione Europea delle Industrie della Lavorazione del Legno (CEI Bois), l’Organizzazione Europea dell’Industria Cartaria (CEPI, Confederation of European Paper Industries) e la Federazione Europea per il Commercio del Legname (FEBO, Fédération Européenne du Négoce de Bois).
Per quanto riguarda l’Italia, le foreste coprono il 34% del nostro territorio nazionale, pari a più di 10 milioni di ettari, tra pioppeti, boschi e macchia mediterranea. Di questa percentuale, la superficie forestale certificata PEFC è di 717.248 ettari ed è diffusa su gran parte del territorio nazionale, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, dal Trentino alla Campania. PEFC Italia conta 51 soci tra amministrazioni comunali, proprietari boschivi, industrie di settore, cooperative, associazioni di categoria e liberi professionisti (per ulteriori approfondimenti, informazioni e documenti riguardo alla certificazione PEFC in Italia potete visitare il sito www.pefc.it).
Dato che siamo in tema di sostenibilità ambientale, ne approfittiamo per ricordare che, oltre ad acquistare carta e legno certificati, possiamo sempre contribuire alla salvaguardia di boschi e foreste con il recupero della carta e del cartone, facendo la raccolta differenziata e osservando l’abitudine di separare questi materiali da tutti gli altri scarti. In questo modo, eviteremo che delle risorse preziose e riciclabili vadano a disperdersi nelle discariche.
Lisa Vagnozzi