Ticket Crossing: quando anche il biglietto dell’autobusin condivisione (VIDEO)

Avete mai sentito parlare di Ticket Crossing? Anche in Italia iniziano a vedersi negli ultimi anni alle fermate dei bus i cartelli che invitano i viaggiatori a condividere con altri utenti i propri biglietti non scaduti. L'idea è semplice: proprio come per il bookcrossing con i libri, i titoli di viaggio si cedono gratis a chi deve prendere un mezzo pubblico dopo di noi

Avete mai sentito parlare di Ticket Crossing? Anche in Italia iniziano a vedersi negli ultimi anni alle fermate dei bus i cartelli che invitano i viaggiatori a condividere con altri utenti i propri biglietti non scaduti. L’idea è semplice: proprio come per il bookcrossing con i libri, i titoli di viaggio si cedono gratis a chi deve prendere un mezzo pubblico dopo di noi.

Tutti possono diventare promotori dell’iniziativa, in voga da tempo nelle principali città europee e che qui da noi ha avuto il sostegno soprattutto dei collettivi studenteschi. Basta attrezzare una scatola, una bottiglia di plastica o qualsiasi altro contenitore per raccogliere i biglietti e attaccare un cartello esplicativo che inviti chi scende dall’autobus a lasciare il proprio biglietto a tempo per chi deve salire.

Ecco come realizzare un ticket crossing point nei pressi della scuola, dell’ufficio o di casa e sollecitare gli utenti a non sprecare i biglietti ancora in corso di validità una volta terminata la corsa. Diventare un ticket crosser è semplice, divertente e solidale. Chi ha obliterato il biglietto e lo utilizza solamente per una parte del tempo, potrà lasciarlo all’interno delle cassette del ticket crossing e condividerlo con un altro passeggero.

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Sarà anche per questo che oggi nelle città italiane è possibile imbattersi sempre più spesso in questi messaggi, da Milano a Roma, da Torino a Bologna. Spesso si tratta di iniziative intraprese con lo specifico scopo di protestare contro l’aumento del prezzo dei trasporti. Ma le aziende che gestiscono i mezzi pubblici sembrano tollerare il fenomeno, anche se alcune di loro emettono titoli di viaggio non cedibili e strettamente personali, rendendo di fatto illegale il ticket crossing.

Ma, diciamoci la verità, meglio condividere il biglietto che avere viaggiatori che non lo pagano affatto e non possono permetterselo…

Roberta Ragni

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