Ecco cosa cambierebbe con la patente di guida digitale europea (a partire dalle maggiori tutele a pedoni e ciclisti)

La Commissione europea ha proposto una nuova patente di guida digitale e valida in tutta l’Ue. Tra le novità introdotte una stretta sulle infrazioni, un’attenzione maggiore sui temi green e la possibilità di fare pratica già a 17 anni

La Commissione europea ha proposto una patente di guida digitale valida in tutta l’Ue che permetterebbe di fare pratica su auto e camion già a partire dai 17 anni di età. L’obiettivo è quello di far arrivare i giovani più preparati al conseguimento della patente, in modo da aumentare la sicurezza sulle strade.

Ovviamente tutti i diciassettenni che vorranno fare pratica dovranno essere accompagnati da chi è già in possesso della patente. Una volta superato l’esame, potranno guidare da soli già dal compimento dei 18 anni di età.

L’importanza di tutelare gli utenti della strada più fragili

Come detto, più attenzione alla sicurezza, in particolare quella di pedoni, ciclisti e bici elettriche con formazione e test ad hoc. Inoltre saranno previste strette significative su sospensioni della patente e infrazioni.

Quello della patente digitale sarebbe un esperimento che renderebbe l’Unione Europea un apripista mondiale di un nuovo sistema innovativo. Il comunicato ufficiale esplica perfettamente qual è l’obiettivo:

Più di 20.000 vite sono state perse sulle strade dell’Ue l’anno scorso e la maggior parte erano pedoni, ciclisti e utenti di scooter e motociclette. Le nuove norme miglioreranno la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiuteranno l’Ue a raggiungere la sua Vision Zero, senza morti sulle strade europee entro il 2050.

Cosa cambia

Cambierà dunque la formazione ai futuri guidatori. Per i conducenti alle prime armi ci sarà un periodo di prova di almeno due anni che partirà dal momento in cui si ha conseguito la patente.

La formazione vera e propria, invece, consisterà in una guida accompagnata già dall’età di 17 anni, con gli esami che mireranno a preparare meglio i conducenti alla presenza di utenti vulnerabili sulla strada.

Tolleranza zero per chi guida in stato di ebrezza, come spiegato dalla stessa Ue:

è essenziale perché anche se i giovani conducenti rappresentano solo l’8% di tutti i conducenti di auto, 2 collisioni mortali su 5 coinvolgono un guidatore o un pilota di età inferiore ai 30 anni.

Per quanto riguarda la maggiore severità prevista le infrazioni, è allo studio un possibile ampliamento del codice della strada. In particolare saranno “prese di mira”: il sorpasso pericoloso, il mancato rispetto della distanza di sicurezza, l’uso scorretto delle corsie di emergenza, l’attraversamento in regime di linea continua e la guida contromano.

Tra i cambiamenti anche una maggiore attenzione verso l’ambiente

Infine le nuove regole prevedono anche una svolta “green”. I conducenti saranno infatti incoraggiati ad aggiornare le proprie competenze e conoscenze di guida per stare al passo con gli sviluppi tecnologici tenendo conto della transizione verso l’elettrico.

Si darà dunque maggiore attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e all’acquisto di vetture più ecologiche rispetto a quelle attualmente in circolazione. Ai neopatentati verrà insegnato, ad esempio, come lo stile di guida vada ad influire sulle emissioni.

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