Sciopero treni: tutti fermi domani 18 Ottobre. Protesta revocata a Roma

Sciopero generale per i treni domani, venerdì 18 ottobre. L'Organizzazione Sindacale Usb Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero generale nazionale dei trasporti di 24 ore contro le politiche del governo, della Confindustria e della BCE, che "tolgono salari e diritti a lavoratori, pensionati, precari, disoccupati per regalarli alle banche che speculano sulla crisi e la aggravano"

Sciopero generale per i treni domani, venerdì 18 ottobre. L’Organizzazione Sindacale Usb Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero generale nazionale dei trasporti di 24 ore contro le politiche del governo, della Confindustria e della BCE, che “tolgono salari e diritti a lavoratori, pensionati, precari, disoccupati per regalarli alle banche che speculano sulla crisi e la aggravano”.

Gli addetti alla circolazione dei treni, che si fermano dalle 21:01 del 17 alle 21:00 del 18, e agli mpianti fissi e agli uffici, fermi per l’intera giornata, scioperano anche contro la riforma Fornero, che ha allungato l’età pensionabile, eliminato le pensioni di anzianità’, bloccato il turn over condannando una generazione alla disoccupazione a vita.

I ferrovieri scioperano per la difesa del trasporto pubblico contro le direttive europee per la liberalizzazione e il progetto di Letta e Moretti per la privatizzazione del gruppo FS e per il miglioramento del trasporto pendolari e il rilancio del trasporto merci oggi abbandonato, contro la messa a gara del servizio pubblico, contro le continue esternalizzazioni e appalti volti a dequalificare il lavoro.

“Contro il tentativo di far sparire la categoria dei ferrovieri togliendo professionalità e diritti – si legge nella nota dell’Usb- . Contro turni di lavoro massacranti, e l’impossibilità a fruire di pause, diritto al pasto, congedi e riposi. Per la sicurezza dell’esercizio e della manutenzione visto anche l’aumento impressionante di morti sul lavoro avvenuto in questi ultimi anni. Per il reintegro dei ferrovieri ingiustamente licenziati perché difendevano la sicurezza di tutti. Contro il continuo e vessatorio aumento di punizioni e provvedimenti disciplinari intimidatori. Per il ripristino del sistema pensionistico ante Fornero, affinché’ possiamo arrivare vivi alla pensione. Se non ci ribelliamo a chi vuole togliere dignità al nostro lavoro continueranno a colpirci”.

Per la sola città di Roma e per la fascia oraria 20/24, sia per il trasporto di superficie che per le metropolitane, le unioni sindacali di base hanno accolto l’appello del sindaco Ignazio Marino a sospendere lo sciopero, anche in vista della partita notturna Roma/Napoli e con la manifestazione sindacale, che sfilerà in corteo partendo alle 10 da piazza della Repubblica per arrivare alle 14 a San Giovanni.

“L’Unione Sindacale di Base non è insensibile alla richiesta del primo cittadino di ridurre gli inevitabili disagi per la cittadinanza. La USB vuole però sottolineare che l’improvvida scelta di spostare la partita di cartello Roma-Napoli alla sera di venerdì è stata assunta dal Prefetto senza alcun rapporto con gli organizzatori dello sciopero generale del 18 ottobre e senza tenere conto che lo sciopero, anche nei trasporti pubblici locali, era stato proclamato da tempo”, sottolinea l’Usb.

Roberta Ragni

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