I divertenti e spettacolari “salti” sull’acqua possono vedersi anche usando pietre pesanti. Lo studio, guidato dall’Università di Bristol (Regno Unito) potrà avere applicazioni nell’aviazione, rendendo i velivoli più efficienti
Il classico gioco dei salti dei sassi in acqua si può fare anche con quelli curvi e pesanti, non solo con i piccoli e possibilmente piatti. Lo conferma uno studio guidato dall’Università di Bristol (Regno Unito) che potrebbe avere delle interessanti applicazioni nell’aviazione, rendendo i velivoli più efficienti.
Quando si fa saltare una pietra sull’acqua, la maggior parte delle persone cerca quelle piatte e leggere. Ma sembra che in realtà anche le pietre più curve e più pesanti possono produrre salti impressionanti.
I ricercatori hanno creato in particolare un modello che studia come la forma e la massa influenzano il modo in cui gli oggetti interagiscono con l’acqua, scoprendo che, quando facciamo “saltare” le rocce sulla superficie di uno specchio d’acqua, possiamo ottenere quella che viene chiamata ‘risposta super elastica’ scegliendo pietre un po’ più pesanti.
La roccia tocca lo strato d’acqua e, poiché è più pesante, affonda ulteriormente e rimane in contatto più a lungo – spiega Ryan Palmer – primo autore del lavoro – Questo aumenta la pressione su quella roccia, che quindi a sua volta aumenta la forza che la solleva, ottenendo un salto impressionante come risposta
I ricercatori, ovviamente, stavano studiando qualcosa di più della fisica delle pietre che “saltano in acqua”. Con il modello matematico, hanno infatti cercato di comprendere meglio la formazione di ghiaccio sugli aerei, un fenomeno che si verifica quando questi volano in condizioni climatiche molto fredde.
A volte infatti si formano pozze d’acqua sulle ali dei velivoli e i cristalli di ghiaccio nell’aria possono arrivare e affondare lì o scivolare via. Se affondano, portano a un accumulo di ghiaccio che può essere pericoloso.
Ma se volano via…
beh, è praticamente la stessa fisica e la stessa dinamica che potremmo vedere se raccogliamo un sasso e proviamo a lanciarlo sulla superficie di un lago
La ricerca è quindi molto di più di una curiosità che può farci giocare meglio, perché potrebbe farci prevedere dove potrebbe andare il ghiaccio per capire meglio se altre parti dell’aereo necessitano di maggiore protezione.
Naturalmente gli aerei attuali sono più che sicuri, precisano i ricercatori, ma potrebbero essere più efficienti.
In questo mondo di cambiamenti climatici e aumento dei costi del carburante, in realtà, cerchiamo sempre di essere più efficienti – spiega a npr.org Palmer – e così possiamo progettare meglio i nostri sistemi, proteggendo meglio i velivoli
Come spesso accade nella scienza, da quella che può sembrare solo una curiosità, potrebbe nascere grande innovazione.
Il lavoro è stato pubblicato su Proceedings of the Royal Society A.
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Fonti: npr.org / Proceedings of the Royal Society A
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