A Roma pensiline fotovoltaiche trasparenti che ricaricano bici e auto elettriche

Pensiline fotovoltaiche trasparenti per la mobilità elettrica. Così per ricaricare bici ed auto elettriche verranno utilizzati concentratori solari luminescenti per ricaricare le auto elettriche. L'idea è stato appena presentata da Eni che ha inaugurato il primo impianto fotovoltaico dimostrativo basato su tale sistema.

Pensiline fotovoltaiche trasparenti per la mobilità elettrica. Così per ricaricare bici ed auto elettriche verranno utilizzati concentratori solari luminescenti per ricaricare le auto elettriche. L’idea è stato appena presentata da Eni che ha inaugurato il primo impianto fotovoltaico dimostrativo basato su tale sistema.

Ricaricare i veicoli ecologici tutt’ora non è semplice. Mancano infatti le infrastrutture di ricarica, che darebbero slancio al settore. Eppure non sarebbe poi così difficile. Basterebbe dotare i parcheggi di apposite pensiline, in grado di produrre energia grazie al sole. È solo in tal modo che la mobilità divenerebbe a zero emissioni.

Partendo da tale presupposto, Eni ha intrapreso questa strada. Le lastre gialle ma trasparenti, appositamente progettate, consentiranno infatti l’immagazzinamento dell’energia solare e la loro trasformazione in energia elettrica, messa a disposizione per ricaricare le auto elettriche.
Le 192 nuove pensiline fotovoltaiche coprono il parcheggio dell’ Eni R&M in via Laurentina a Roma sono in grado di produrre circa 500 Watt nominali di energia.

Perché i concentratori solari luminescenti (LSC, Luminescent Solar Concentrators)? Essi sono formati da lastre di materiale trasparente che può essere plastico o vetroso, dentro cui sono distribuiti coloranti fluorescenti che assorbono una parte della luce solare e la emettono all’interno della lastra. La radiazione emessa viene poi fatta convogliare verso i bordi della lastra dove viene concentrata su celle solari di piccola superficie, che la trasformano in energia elettrica.

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Spiega Eni che i vantaggi potenziali rispetto ai tradizionali pannelli al silicio sono diversi. In primo luogo perché le lastre possono catturare sia la radiazione solare diretta che quella diffusa, anche in condizioni di cielo nuvoloso. Poi perché la loro costruzione richiede materiali a basso costo.

Infine, possono essere utilizzate per realizzare pannelli fotovoltaici trasparenti e finestre fotovoltaiche, estendendosi oltre le pensiline appena presentate.

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Le nuove pensiline sono il frutto del programma di ricerca lanciato da Eni nel 2007 e dedicato allo sviluppo innovativo delle fonti rinnovabili.

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