Un'anatra nella stazione di New York. La sfortunata protagonista di una campagna di social media marketing della compgnia di assicurazioni Aflacduck
Quando i newyorkesi hanno visto la prima volta una papera entrare nella metropolitana di New York City, hanno ingenuamente creduto di essere finiti in un libro per bambini, dentro la storia magica e trionfante di una piccola anatra che fa un viaggio in una grande città.
Ma poco dopo hanno scoperto che la verità era di gran lunga meno romantica: l’amico pennuto non ha fatto nessuna scelta personale di viaggiare sulle rotaie della metro della Grande Mela, ma è stato costretto a farlo da una delle più grandi compagnie di assicurazione degli Stati Uniti, la Aflacduck. Dopo i gattini che hanno bloccato la metro, è stata la volta, quindi, di una campagna di social media marketing del tutto discutibile.
“La papera non ha nulla a che fare con la metropolitana si New York. L’hanno fatta camminare attraverso le stazioni ed è stata utilizzata come parte di una trovata pubblicitaria che ha reso più difficile per i nostri clienti spostarsi. Non sapevamo di questa bravata, non l’abbiamo mai approvarla e lo abbiamo reso noto ad Aflac. I Newyorkesi sanno che gli animali sono ammessi in metropolitana solo in appositi trasportini”, tuona Adam Lisberg della MTA.
PETA, intanto, ha espresso le proprie preoccupazione per l’animale. “Un’affollata stazione della metropolitana di New York City non è un posto adatto per una papera, che non può assolutamente capire il motivo di tutto quel rumore e di quella confusione, per non parlare di una folla che le si raduna attorno con tanto di flash dei fotografi. Aflac è stata così creativa in passato con il suo uso di immagini generate al computer e altre alternative agli animali vivi nelle sue pubblicità che siamo fiduciosi che in futuro lascerà le papere fuori delle sue trovate pubblicitarie”.
Roberta Ragni
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