Il Ministro Salvini conferma che il nuovo codice della strada non subirà modifiche, nonostante le richieste delle associazioni delle vittime della strada. Durante una conferenza stampa a Milano, ha dichiarato che i 3039 morti del 2023 "vadano meglio" e che il testo sarà approvato entro settembre.
Il Ministro Salvini non ascolta le associazioni e non cambierà il nuovo codice della strada perché “3039 vittime nel 2023 penso vadano meglio”. È questa la risposta che dà alla rappresentanza delle famiglie che hanno perso una persona cara in incidenti stradali.
Matteo Salvini, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della campagna ONU sulla sicurezza stradale “United Nations Global Campaign for Road Safety” a Palazzo Marino, a Milano, ha confermato che il testo del nuovo codice della strada sarà approvato così com’è “entro settembre”.
La domanda di Tommaso Goisis, ciclista e attivista, intervenuto alla conferenza per fare una domanda al Ministro, non ha ricevuto alcuna attenzione. In queste ore, il video su Instagram in cui Goisis interviene e Salvini (non) risponde, sta facendo il giro d’Italia.
Il ciclista ha preso la parola in nome delle associazioni familiari delle vittime della strada.
Il Ministro afferma di aver ascoltato le associazioni familiari, il che è tecnicamente vero, anche se nessuna delle proposte da loro avanzate è stata accolta nel testo. La domanda era se il testo verrà modificato per accogliere le proposte di chi ha perso una persona cara in un incidente stradale.
dice l’attivista.
Per esempio, una richiesta della Fondazione Michele Scarponi è quella di modificare l’articolo che impone un metro e mezzo di distanza di sicurezza dai ciclisti, rimuovendo la frase “laddove le condizioni della strada lo consentano”, che di fatto rende l’articolo inapplicabile e pericoloso.
chiede il portavoce delle famiglie delle vittime della strada. A questa domanda, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti fornisce una risposta che ha del surreale.
Il nuovo testo del codice della strada è stato ovviamente elaborato non solo con le associazioni, che non sono state “formalmente coinvolte”, ma “lungamente ascoltate”. Inoltre, ci sono anche alcune istituzioni come il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia con le quali è necessario confrontare i testi.
premette Salvini.
Quindi ritengo che il DdL Sicurezza Stradale rappresenti un grande passo in avanti e conto che ottenga l’approvazione definitiva in Parlamento entro il mese di settembre. E sono sicuro che i 3039 morti del 2023 possano andare meglio.
Per il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre 3000 morti all’anno per incidenti stradali “vanno meglio”. E tutto questo è riuscito a dirlo proprio di fronte alle famiglie che hanno perso una persona cara sulla strada, famiglie intervenute per chiedere modifiche al testo affinché nessun altro debba vivere la stessa terribile esperienza.
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Fonte: Instagram tommy_gogo
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