La nave da crociera più grande del mondo è quasi pronta (e proprio non ne avevamo bisogno)

Una nave destinata a diventare la nave da crociera più grande del mondo ha completato la costruzione in un cantiere navale in Finlandia e ha fatto la sua prima incursione in mare aperto per le prove prima della probabile consegna nell'ottobre 2023

Si chiama Icon of the Seas (di Royal Caribbean) ed è un gigante lungo 365 metri per quasi 260mila tonnellate. Per fare un confronto, è come cercare di tenere a galla due CN Tower di Toronto. Un enorme mastodontico guaio che galleggerà nei nostri mari, un altro protagonista dello sbrilluccicante e fittizio mondo dei viaggi in mezzo all’acqua.

Certo, perché non basta il fatto che la statunitense Royal Caribbean prometta di utilizzare in questo caso celle di combustibile e gas naturale liquefatto, la Icon of the Seas (che solo se la si vede dall’alto ha un groviglio colorato di super scivoli che sembrano serpenti) sarà e rimarrà sempre un colosso di uno dei settori più inquinanti al mondo: il turismo marittimo.

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Quando salperà nelle acque dei Caraibi nel gennaio 2024, ospiterà circa 5.610 passeggeri e 2.350 membri dell’equipaggio. Il pezzo forte meglio venduto? Il più grande parco acquatico del mondo in mezzo al mar, con sei scivoli d’acqua da record, ma anche una cascata e nove vasche idromassaggio.

Perché dire no alle navi da crociera

Secondo un nuovo rapporto di Transport & Environment, l’organizzazione ambientalista indipendente europea, che mette al centro il problema dell’inquinamento atmosferico derivante dal turismo marittimo di lusso, le navi da crociera inquinano più delle auto.

Le loro emissioni atmosferiche sono tornate ai livelli pre-pandemici, lasciando le città portuali europee a soffocare tra i fumi tossici. Nonostante l’introduzione da parte dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ONU, nel 2020, di un limite più severo di concentrazione di zolfo nei carburanti, lo scorso anno le 218 navi da crociera europee hanno emesso più ossidi di zolfo (SOx) di 1 miliardo di automobili, ovvero 4,4 volte di più di tutte le automobili del continente (253 milioni).

Rispetto al 2019, il numero di navi da crociera, il tempo trascorso nei porti e il carburante consumato sono aumentati di circa un quarto (23%-24%), provocando un aumento delle emissioni di tre inquinanti atmosferici estremamente tossici: il SOx, che ha registrato un +9%, il NOx (ossidi di azoto), le cui emissioni sono cresciute del +18%, e il PM 2.5, aumentato del 25%.

Le città più inquinate

Lo scorso anno quello di Barcellona è stato il porto più inquinato d’Europa, seguito da Civitavecchia e dal porto ateniese del Pireo. A Civitavecchia le navi da crociera hanno emesso, nel 2022, oltre 16 tonnellate di ossidi di zolfo: quasi 40 volte la quantità emessa dalle auto immatricolate nella cittadina laziale.

Altre città italiane che compaiono nella classifica europea dei porti più colpiti dalle emissioni di SOx sono:

  • Napoli (11esima)
  • Genova (13esima)
  • Livorno (16esima)

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Fonti: Royal Caribbean International / T&E

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