Biocarburanti: la UE detta nuove regole per la cerficazione

Arriva dalla Commissione Europea la certificazione della sostenibilità dei carburanti verdi. Si tratta di una serie di misure volte a garantire che quelli definiti biocarburanti, commercializzati ed acquistati nella comunità europea, rispettino effettivamente determinati criteri e standard qualitativi di eco-compatibilità

Arriva dalla Commissione Europea la certificazione della sostenibilità dei carburanti verdi. Si tratta di una serie di misure volte a garantire che quelli definiti biocarburanti, commercializzati ed acquistati nella comunità europea, rispettino effettivamente determinati criteri e standard qualitativi di eco-compatibilità.

In sostanza, industrie, governi e organizzazioni non governative potranno adottare questo nuovo sistema di certificazione, che dovrà garantire uno standard europeo in tutti i passaggi della filiera produttiva, fino alla distribuzione. Questi nuovi iter saranno controllati naturalmente da appositi ispettori, che verificheranno tutti i cicli di produzione.

Il nuovo sistema previsto dalla commissione europea è ufficialmente volontario, ma in realtà spinge all’obbligatorietà dei controlli, perché i biocarburanti che non riceveranno questa certificazione – sebbene potranno essere venduti e distribuiti -non si andranno a sommare alle quantità che ogni paese deve utilizzare per rispettare le direttive europee.

Proprio lo scorso anno infatti, in tema di trasporti, l’UE aveva fissato un nuovo obiettivo per gli Stati Membri: far in modo che il 10% dei carburanti utilizzati provengano da fonti rinnovabili, come biocarburanti, biomasse solide, elettricità ottenuta da fonti pulite come sole, acqua e vento, idrogeno e così via.

Secondo le ultime decisioni comunitarie, i biocarburanti, per definirsi sostenibili, dovranno consentire un risparmio di gas serra pari al 35%, rispetto ai normali carburanti; percentuale che salirà al 50% nel 2017 e al 60% nel 2018.

L’Ue ha stabilito infine che i carburanti verdi non possono essere prodotti da materie prime provenienti da foreste tropicali, aree ricche di biodiversità o luoghi deforestati dopo il 2008.
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