Cento attivisti per l’ambiente bloccano la più grande fiera europea di jet privati: “Basta mezzi ultra-inquinanti che alimentano disuguaglianze”

Bliz ambientalista al più importante evento europeo dedicato ai jet privati: un centinaio di attivisti hanno bloccato la fiera per protestare contro i mezzi di trasporto più inquinanti e iniqui che esistano: "Chiediamo ai governi europei di vietarli!"

Armati di striscioni e cartelli, hanno fatto irruzione oggi all’European Business Aviation Convention & Exhibition (EBACE), la più grande fiera europea dedicata alla vendita di jet privati, in programma a Ginevra. In totale un centinaio le attiviste e gli attivisti di Greenpeace e di altri moviemnti per il clima, fra cui Extinction Rebellion, Stay Grounded e Scientist Rebellion.

A far sentire la loro voce contro i mezzi di trasporto, simbolo di ricchezza e inquinamento ambientale (le cui conseguenze ricadono soprattutto sulle fasce più vulnerabili della popolazione), i rappresentanti di ben 17 diversi Paesi, Italia compresa. I manifestanti hanno occupato in modo pacifico alcuni jet in esposizione incatenandosi alle scalette, bloccando l’accesso all’evento e diffondendo nel frattempo annunci sugli impatti degli aerei a reazione sia sull’ambiente che sulle disparità sociali.

Nel corso della protesta hanno mostrato anche delle grandi etichette, simili a quelle dei pacchetti di sigarette, per avvertire che “i jet privati bruciano il nostro futuro”, “uccidono il nostro Pianeta” e “alimentano le disuguaglianze”.

Le vendite dei jet privati stanno salendo alle stelle, e con loro anche anche il contributo dei super-ricchi alla crisi climatica, mentre le persone pagano sulla propria pelle le conseguenze di eventi climatici sempre più estremi, come l’alluvione che si è appena verificata in Emilia-Romagna – commenta Federico Spadini della campagna Trasporti di Greenpeace Italia. – Per questo è ora che il governo italiano e tutti i governi europei mettano fine all’uso smodato dei jet privati vietando una volta per tutte questa forma di trasporto ultra-inquinante.

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L’impatto ambientale deleterio dei jet privati e la petizione per vietarli in Italia

Alla luce della grave crisi climatica che stiamo vivendo gli inquinanti jet privati avrebbero dovuto essere messi al bando. Invece, il loro numero è più che raddoppiato negli ultimi venti anni e si prevede che quest’anno le vendite raggiungeranno il record.

“Negli ultimi dieci anni, il valore totale degli aerei privati venduti nel mondo è stato di 241 miliardi di dollari. Eventi come l’EBACE rappresentano un momento fondamentale per la promozione e l’espansione del settore, perché circa la metà degli oltre diecimila visitatori possiede o gestisce un jet privato” sottolinea Greenpeace.

A lievitare non sono solo le vendite, bensì anche il numero dei voli dei jet privati e le loro emissioni. Da quanto emerso da un recente report di Greenpeace, lo scorso anno 2022 i voli dei jet privati in Europa sono più che raddoppiati rispetto al 2021. Ciò ha contribuito a rilasciare emissioni di CO₂ pari a quelle di 555mila residenti sul territorio europeo.

E il nostro Paese ha avuto una pesante responsabilità in questa situazione. Infatti, nel 2022 circa un volo privato su 10 in Europa è partito proprio dall’Italia, che si classifica come quarta nazione europea per numero di voli di jet privati, con 55.624 voli effettuati ed emissioni di CO₂ pari a quelle prodotte in media da oltre 50mila cittadini nell’arco di un anno.

“I jet privati sono la forma di trasporto più inquinante e iniqua che esista: vietarli è una misura doverosa se i governi europei intendono affrontare seriamente la crisi energetica e ambientale in corso” ribadisce Spadini.

In attesa che il Consiglio dell’UE si riunisca per avviare per la prima volta una discussione sull’impatto climatico dell’aviazione privata, l’associazione ambientalista sta invitando tutti gli italiani a firmare alla petizione rivolta al nostro Governo, in cui si chiede la messa al bando dei jet privati e l’introduzione del biglietto climatico.

Per aderire alla petizione CLICCA QUI. 

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