Ecco il risciò elettrico: debutta domani a Roma e sarà dedicato ai turisti. Ci si sposterà senza inquinare e in maniera originale
“Fatece largo che passamo noi”: li risciò elettrici de sta Roma bella!” C’è un po’ di oriente nella capitale. Anzi, ci sarà, da domani: con il “via” al primo esperimento di “risciò per trasporto turisti” che partirà da Villa Borghese, sarà attivo tutti i giorni, dalle 9 alle 20, gratuito e si potrà prenotare con una telefonata al 320.6917906.
Tre ruote, due posti e una capottina
Niente da dire: il prototipo dei risciò “elettrici” che entreranno in servizio a beneficio dei turisti, fra Villa Borghese, il centro storico e Trastevere (per un totale di otto unità) è preso pari pari dai taxi a pedali in gran voga nel sud est asiatico. La differenza con i tradizionali risciò, che venivano trainati a forza di braccia, e poi di gambe, sta nel fatto che in questo caso la pedalata è assistita.
Il concetto, già ben noto e anticipato, lo scorso inverno, da greenMe.it, non ha bisogno di molte spiegazioni: un motorino elettrico aiuta la pedalata del conducente, in maniera da evitargli fatica. Tutto mentre, sul divanetto posteriore, trovano posto due persone.
Potrà convivere con la “botticella”…
Un modo per fare contenti i turisti – che sicuramente saranno incuriositi dal trovare a Roma questi veicoli – gli amministratori comunali che hanno dato il via alla sperimentazione (vi hanno partecipato, fra gli altri, il rappresentante all’Ambiente Fabio De Lillo e il delegato al Turismo e vicesindaco, Mario Cutrufo); i detenuti (visto che, nell’ambito di un programma di ricollocazione lavorativa, la guida dei risciò de noantri è affidata a loro, grazie a un programma avviato da Ministero della Giustizia) e tutti i cittadini ai quali sta a cuore il taglio all’inquinamento urbano.
Oltre, naturalmente, a tutte le persone che, negli ultimi tempi, hanno chiesto una severa regolamentazione per le tradizionali carrozze a cavalli, le “botticelle”, spesso additate come un modo scenografico di presentare la Capitale ai turisti, ma che rischia di essere pure molto faticoso per la salute dei cavalli.
Per ora durerà fino a settembre
Prima di assistere alla creazione di una “Risciò line”, provvista di ecolinee dotate, ai due capi, di “Risciò stazioni”, però, bisognerà aspettare i prossimi mesi. Finora, infatti, si tratta di un servizio garantito per i turisti e che, poi, potrà concretizzarsi in un servizio di collegamento fra i vari alberghi e ristoranti della Capitale, che finora non costa niente (ma fa comunque fino – e risponde alla Green etiquette – lasciare una mancia al conducente) ma che, un domani, potrà avere una sua tariffa.
Gira e rigira, il risciò è un veicolo gettonato
D’altro canto, non è un mistero che da tempo si cerca di conferire una utilità sociale ai risciò a pedalata assistita. Nei giorni scorsi, la notizia dell’introduzione di un servizio di risciò alimentati a pannelli solari e destinati ai servizi postali dello Stato indiano del Rajasthan, mentre qualche settimana fa, avevamo anticipato che a Firenze è in discussione un servizio di “ciclo – taxi” a pedalata assistita simile in tutto e per tutto a quello adottato nella Capitale.
Adesso tocca a Roma. Anzi, ai turisti: saranno loro, da oggi e per le prossime settimane, a decretare le sorti del risciò a pedalata assistita.
Piergiorgio Pescarolo