Un grave disservizio informatico di Microsoft sta causando problemi su scala globale, bloccando voli, banche e media in vari Paesi, compresa l'Italia, dove ci sono problemi soprattutto negli aeroporti
Oggi, 19 luglio 2024, sarà ricordato come un giorno nero per la tecnologia e i trasporti a livello globale. Non stiamo parlando di un cyberattacco, come potrebbe venire subito in mente, ma di un guasto alle piattaforme di Microsoft che sta creando non pochi problemi in tutto il mondo.
Aerei bloccati, treni in ritardo, trasmissioni televisive interrotte, banche offline e ospedali in tilt: un problema su scala globale che ha toccato ogni angolo del pianeta, dagli Stati Uniti all’Australia, passando per l’Europa (Italia compresa) e l’Asia. I Paesi più colpiti sembrano essere però Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, India e Giappone.
Ma a cosa è dovuto un tale caos? Sembra che la causa sia un malfunzionamento del software antivirus di Crowdstrike, ampiamente utilizzato nei sistemi Microsoft. Gli ingegneri di sicurezza informatica hanno scoperto che un aggiornamento difettoso del software Falcon Sensor di Crowdstrike ha portato al crash dei computer, in particolare quelli con sistema operativo Windows 10. Questo aggiornamento, che avrebbe dovuto migliorare la protezione contro le minacce informatiche, ha invece provocato un blocco totale dei sistemi.
Il settore dei trasporti è stato uno dei più colpiti. In Gran Bretagna, la Borsa di Londra e il principale operatore ferroviario hanno segnalato gravi disservizi. In Germania, l’aeroporto di Berlino è rimasto paralizzato completamente (ora i voli sembra essere ripartiti), mentre in Spagna, lo scalo di Madrid ha registrato numerosi problemi. A Londra, l’aeroporto di Heathrow ha dovuto implementare piani di emergenza per ridurre al minimo l’impatto sui passeggeri, ma molti voli sono stati comunque cancellati o stanno subendo forti ritardi.
Negli Stati Uniti, compagnie come Delta e United hanno sospeso i voli a causa del malfunzionamento dei sistemi di check-in. Anche in India, le compagnie aeree hanno dovuto ricorrere a carte d’imbarco scritte a mano per poter operare.
C’è poi il problema di alcuni ospedali e cliniche, duramente colpiti dall’interruzione dei sistemi in alcuni Paesi. Da Londra si segnala ad esempio l’impossibilità di accedere alle cartelle cliniche dei pazienti, ai risultati delle analisi di diagnostica per immagini e alla storia clinica dei farmaci. Questo ha costretto i medici a rinviare appuntamenti e a utilizzare sistemi di triage per garantire la sicurezza dei pazienti più critici.
Anche alcune banche hanno subito pesanti ripercussioni con l’impossibilità di accedere ai sistemi online, lasciando milioni di clienti senza servizi, così come supermercati e altri punti vendita al dettaglio hanno risentito del problema, con le casse automatiche fuori uso e i clienti costretti a pagare in contanti.
Microsoft ha annunciato di aver adottato “misure di mitigazione” per risolvere il problema, ma l’impatto è ancora evidente e l’azienda continua a lavorare per ristabilire la normalità.
E in Italia?
L’Italia sembra essere stata colpita più che altro indirettamente dal problema che comunque si sta facendo sentire in particolare negli aeroporti.
Aeroporti di Roma segnala che:
Nonostante i propri sistemi non siano stati impattati, si stanno verificando ritardi e/o cancellazioni sui voli in partenza e in arrivo a causa di un problema generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici. Si consiglia di verificare lo stato del proprio volo con la compagnia di riferimento o su www.adr.it.
Anche Ryanair ha diramato un comunicato relativo a problemi con il check in online:
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Fonte: The Telegraph
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