Allarme batteri in aereo. Gli agenti patogeni resistono per una settimana. I ricercatori della Auburn University hanno presentato uno studio sulle condizioni igieniche degli aerei in occasione dell’ultima assemblea annuale dell’American Society for Microbiology di Boston.
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Allarme batteri in aereo. Gli agenti patogeni resistono per una settimana. I ricercatori della Auburn University hanno presentato uno studio sulle condizioni igieniche degli aerei in occasione dell’ultima assemblea annuale dell’American Society for Microbiology di Boston.
In aereo i batteri si anniderebbero ovunque. Le tasche posteriori dei sedili sarebbero l’habitat naturale dello Staphylococcus aureus, mentre l’Escherichia coli predilige i braccioli. E che dire dei tavolinetti a disposizione dei passeggeri e delle toilet? Pare proprio che le condizioni igieniche degli aerei non siano tra le migliori.
Per fortuna, se il nostro sistema immunitario è forte e funziona bene, possiamo proteggerci senza problemi dalle infezioni più comuni, anche quando ci troviamo in viaggio. Gli esperti hanno comunque voluto effettuare una mappatura dei punti più a rischio contaminazione degli aerei, per quanto riguarda la presenza e la diffusione dei germi.
Tra le zone più critiche troviamo i sedili, per poi passare alle tasche che si trovano nella parte posteriore dello schienale e ai servizi igienici. Teniamo conto, però, che per effettuare esperimenti e controlli, gli esperti hanno introdotto appositamente gli agenti patogeni sulle superfici delle cabine.
A preoccupare gli scienziati è soprattutto la durata della resistenza dei batteri all’interno degli aerei. Lo Staphylococcus aureus è sopravvissuto per una settimana nelle tasche posteriori dei sedili, mentre l’Escherichia coli è rimasto per quattro giorni sui braccioli, come riporta la Cnn.
I viaggiatori devono davvero preoccuparsi e possiamo realmente parlare di allarme? Sappiamo bene che i batteri sono presenti in molti degli oggetti che utilizziamo ogni giorno, dal cellulare, alla tastiera del computer, alle borse fino alle maniglie delle porte e delle finestre. Insomma, entriamo in contatto con i germi in ogni momento, eppure non ci ammaliamo ogni volta che ciò accade. Il nostro corpo è in grado di difendersi e di attuare meccanismi di autoguarigione.
Gli esperti che hanno condotto la ricerca relativa ai batteri sugli aerei mettono comunque in guardia i viaggiatori – e non solo – rispetto alla capacità dei germi di sopravvivere a lungo e di costituire un veicolo di trasmissione di malattie. Sperano dunque di individuare metodi di pulizia e di disinfezione più efficaci e di realizzare superfici che abbiano proprietà antimicrobiche naturali per ridurre la presenza dei batteri a bordo degli aerei.
Marta Albè
Fonte foto: abcnews.com
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