A Milano si potrà viaggiare sui taxi volanti, ma non avevamo bisogno di ulteriore traffico

Adesso è ufficiale: entro il 2026 a Milano arriverrano i taxi volanti per muoversi più facilmente nella città in meno tempo. Ma siamo proprio sicuri che sia un'idea vincente? Come se il traffico aereo e quello su strada non fossero già abbastanza...

Taxi volanti per spostarsi in città. No, non è la sceneggiatura di un film di fantascienza, ma una realtà a cui assisteremo tra non molto a Milano. Ebbene sì, nel capoluogo della Lombardia il prossimo anno partiranno i lavori per realizzare due veriporti in quattro aree: Porta Romana, Citiylife, Linate e Malpensa. La conferma del progetto – in cui verranno investiti la bellezza di 30 milioni di euro – è arrivata ieri dall’amministratore delegato di Sea (società che gestisce gli aeroporti milanesi) Armando Brunini, nel corso dell’audizione comunale delle commissioni Bilancio, Mobilità e Controllo enti partecipati.

Come riportato da Il Corriere della Sera, i primi voli per spostarsi in città dovrebbero essere garantiti già a partire dal 2026, in occasione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina. In totale gli aerotaxi elettrici potranno trasportare ben 2000 passeggeri al giorno.

Come saranno i veriporti

Ad occuparsi della progettazione e della gestione delle piste da cui partiranno e in cui decolleranno i droni sarà una nuova società creata ad hoc da Sea, a cui parteciperà per il 51% la stessa società, il 30% di Skyports e il 19% di 2i Aeroporti (che è anche azionista di Sea).

Per quanto riguarda le zone individuate per i veriporti, il piano prevede la realizzazione di uno più grande a Malpensa, mentre gli altri – di Porta Romana, Citiylife, Linate – saranno meno estesi, di circa 3/4mila metri quadrati e avranno un piccolo terminal per la sicurezza e per fare il check-in.

Le tariffe dei taxi volanti

Ma quanto costerà prendere un taxi volante? Secondo le prime stime, il prezzo medio per due passeggeri che scelgono di muoversi con il drone da Malpensa al centro della città sarà di 120 euro a persona.

Il costo dovrebbe scendere quando saranno introdotti anche i mezzi che possono trasportare fino a 6 passeggeri: in quel caso si pagherà tra i 70 e gli 80 euro per spostarsi da Malpensa al centro di Milano.

Come spiegato da Brunini, l’intento è quello di  “catturare non solo quelli che volano con un jet privato, ma anche gli altri passeggeri”. L’amministratore di Sea ha anche aggiunto a tal proposito che la compagnia Emirates è interessata a questo tipo di servizio per i suoi viaggiatori in classe Business».

È una soluzione davvero necessaria per Milano?

Questo progetto, da tanti salutato come all’avanguardia, presenta tuttavia delle criticità che non possiamo ignorare. Fra qualche anno i cieli di Milano saranno sovrastati da numerosi veicoli volanti, il cui impatto sull’ambiente purtroppo non sarà pari a zero. È vero che si tratterà di aerotaxi elettrici, ma che dire dell’inquinamento acustico?

Il capoluogo lombardo detiene il triste primato della città più rumorosa d’Italia, come emerso dall’indagine “Noise Escape Challenge”, portata avanti dall’associazione giovanile internazionale Aiesec in collaborazione con Amplifon. Avere ulteriore traffico nei cieli non giova né ai cittadini né ad animali come gli uccelli.

Un altro punto da tenere in considerazione sono i costi abbastanza elevati, che renderà gli aerotaxi accessibili solo a una certa fascia della popolazione. Di recente anche a Roma è stato annunciato il lancio di Volocity, il drone taxi elettrico con decollo e atterraggio verticali che ci farà raggiungere in pochissimo tempo l’aeroporto di Fiumicino e la cui corsa avrà un prezzo iniziale di circa 150 euro.

Non sarebbe più sensato e più utile a tutti investire maggiormente nei mezzi pubblici?

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