Tesla: tra 3 anni l’auto elettrica che si guida da sola. Ma le lobby non ci stanno

Tesla lavora all'auto elettrica che si guida da sola. Ci vorranno tre anni, dice Elon Musk. Sarà vero?

Il produttore di auto elettriche Tesla annuncia la nuova avventura: veicoli che si guidano da soli entro tre anni. Ma la promessa sembra difficile da mantenere, anche a causa delle lobby avverse.

Vi piacerebbe guidare una auto elettrica bella come la Tesla? A molti di voi piacerebbe, di sicuro. E se questa Tesla si guidasse (quasi) da sola? Aspettate tre anni, soldi permettendo, e i vostri desideri potrebbero realizzarsi.

Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha infatti dichiarato in una intervista al Financial Times riportata anche da Reuters che l’azienda sta già lavorando all’auto elettrica che si guida da sola. Ci vorranno tre anni e sarà utilizzata solo tecnologia proprietaria, senza comprare hardware o software da altre aziende.

Onestamente tre anni sembrano pochi, a meno che Tesla non stia lavorando da prima al progetto in gran segreto. Di sicuro sul sito dell’azienda è apparso un annuncio di lavoro interessante: selezionano un ingegnere elettronico specializzato in “Assistenza avanzata al guidatore“.

Ma la Tesla del futuro non sarà 100% automatica: per ammissione dello stesso Musk, infatti, si potrà arrivare in pochi anni solo al 90% di automazione mentre per l’auto che si guida completamente da sola ci vorrà più tempo. In molti si accontenterebbero.

Tuttavia, questioni tecniche a parte, Tesla deve anche fronteggiare l’opposizione di diverse lobby. L‘auto elettrica che si guida da sola è un pericolo per gli interessi dei petrolieri, ad esempio, ma anche delle assicurazioni che dovrebbero far scendere di parecchio i premi da far pagare ai clienti che usano le auto automatiche. Che in teoria fanno meno incidenti di quelle normali.

Già per le sue elettriche “semplici” Tesla ha avuto grossi problemi recentemente. In Texas, ad esempio, dove Musk ha cercato di far passare una legge favorevole alle elettriche ma senza successo. In America, si sa, è tutta una questione di soldi e di lobby.

Musk aveva investito 565 mila dollari in attività di lobby e appena 7.500 dollari in donazioni elettorali. L’associazione dei concessionari del Texas (che ce l’ha a morte con Tesla per la sua politica di vendita diretta) ne ha spesi 750 mila in donazioni e 2,5 milioni in attività di lobby. Indovinate chi ha vinto…

Peppe Croce

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