Sciopero dei benzinai stradali e autostradali: da domani disagi in tutta Italia

Dal 27 novembre i benzinai incrociano le braccia e vanno in lockdown per protestare contro l'assenza di misure di ristoro dedicate al settore

I benzinai incrociano le braccia e vanno “in lockdown” per protestare contro misure di ristoro dedicate al settore. Si parte dalle autostrade dove da domani 27 novembre verranno sospese le aperture notturne e, dalla settimana prossima, anche quelle diurne.

Ad annunciarlo sono stati i sindacati e in particolare Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio segnalato lo stato di crisi della distribuzione carburanti sulla rete autostradale e su quella ordinaria al Presidente del Consiglio, e ai Ministri competenti e hanno inviato una lettera al Governo e a Conte lamentando anche l’assenza di misure di ristoro per i gestori di impianti stradali ed autostradali e delle imprese della distribuzione di carburanti costrette a ridurre i livelli di servizi.

Le Federazioni hanno denunciato la situazione di insostenibilità delle loro attività a seguito dei provvedimenti assunti ed in corso di assunzione ossia le zone gialle, arancione e rosse che di fatto hanno portato alla

“limitazione dei movimenti, della circolazione di cittadini e veicoli, della limitazione dell’apertura di scuole ed attività diverse (anche ad orario ridotto) e dell’adozione -su larga scala- del lavoro in smart working”.

Faib Fegica Figisc e Anisa hanno evidenziato che la distribuzione carburanti ha subito un tracollo nel corso di quest’anno con perdite di fatturato superiori al 40% sulla viabilità ordinaria e di circa il 70% su quella autostradale.

Le Federazioni hanno segnalato di essere ancora in attesa dell’emanazione da parte del Mise dei Decreti attuativi sui “contributi figurativi”, contenuti nell’art. 40 del DL n° 34 del 19.5.2020 e destinati al parziale ristoro dei Gestori che, in autostrada, sono stati costretti ad essere aperti comunque perché considerati pubblico servizio essenziale.

“La situazione che si prospetta per la Categoria è ancora nelle forme precedenti: se non c’è mobilità (strade o autostrade che siano), non ci sono erogati e non c’è fatturato. E i Gestori non possono rimanere con gli impianti aperti a solo presidio del territorio” si legge nella nota.

Per questo già dal 27 novembre i benzinai hanno annunciato una sorta di lockdown, con la sospensione delle aperture notturne e dal 30 novembre anche nelle ore diurne.

Tanti saranno i disagi attesi nei prossimi giorni, nonostante le restrizioni imposte dal coronavirus.

Leggi qui la nota unitaria inviata al Governo

Fonti di riferimento: Faib

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