Il Ministero del Territorio giapponese ha rivelato irregolarità nei test di sicurezza effettuati da Toyota, Mazda e Yamaha: sospese le spedizioni di alcuni modelli, mentre Honda e Suzuki hanno segnalato casi simili
Il Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo del Giappone ha reso noto che quattro produttori di automobili e un produttore di motociclette hanno ammesso irregolarità nei test di sicurezza. Di conseguenza, Toyota Motor, Mazda Motor e Yamaha Motor hanno temporaneamente sospeso le spedizioni di sei modelli, poiché potrebbero non rispettare gli standard di qualità.
Oltre a Toyota, Mazda e Yamaha, anche Honda Motor e Suzuki Motor hanno segnalato casi di cattiva condotta. In risposta ai problemi precedenti riscontrati presso Daihatsu Motor e Toyota Industries, il ministero ha ordinato a 85 aziende del settore, tra cui produttori di automobili e attrezzature, di indagare su eventuali irregolarità nelle loro richieste di certificazione dei modelli. In un comunicato, il ministero ha descritto queste irregolarità come “azioni che minano la fiducia degli utenti e scuotono le fondamenta del sistema di certificazione automobilistica nazionale”.
Il ministero condurrà un’ispezione presso Toyota martedì, seguita da ispezioni alle altre quattro aziende coinvolte. Toyota, Mazda e Yamaha hanno confermato che le frodi hanno avuto luogo nella produzione di veicoli ancora in fabbricazione. Il ministero ha ordinato a queste aziende di sospendere le spedizioni di modelli specifici fino a quando non verrà confermato che soddisfano gli standard di qualità.
I modelli al centro delle polemiche
Toyota ha interrotto le spedizioni e le vendite nazionali dei modelli Corolla Fielder, Corolla Axio e Yaris Cross, affermando che le domande di certificazione di questi modelli presentano “dati inadeguati nei test di protezione dei pedoni e degli occupanti”. Inoltre, Toyota ha menzionato altri quattro modelli non più in produzione: Crown, Isis, Sienta e RX.
Mazda ha segnalato irregolarità per cinque modelli, inclusi due ancora in produzione. Yamaha Motor ha scoperto irregolarità per tre modelli, di cui uno ancora in produzione. Honda ha riportato 22 modelli con problemi, mentre Suzuki ne ha segnalato uno, nessuno dei quali è ancora in produzione. Daihatsu, una sussidiaria di Toyota, ha sospeso tutte le spedizioni a seguito della scoperta di 174 casi di irregolarità nei test di sicurezza, con problemi che risalgono addirittura agli anni ’80.
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Fonte: NextMe
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