Prendi uno scooter, rigorosamente elettrico e trasformalo in un'auto quando serve. Bacchetta magica? Non occorre, basta MoDi. Moving Different è la concept car ideata da Joe Sardo e Daniele Serio, formata da uno scooter ecologico che si inserisce nell’abitacolo per agganciarsi al pianale, attraverso appositi pistoni meccanici. Il tutto accompagnato da due bici richiudibili
Prendi uno scooter, rigorosamente elettrico e trasformalo in un’auto quando serve. Bacchetta magica? Non occorre, basta MoDi. Moving Different è la concept car ideata da Joe Sardo e Daniele Serio, formata da uno scooter ecologico che si inserisce nell’abitacolo per agganciarsi al pianale, attraverso appositi pistoni meccanici. Il tutto accompagnato da due bici richiudibili.
In questo modo, lo speciale aggancio collega i dispositivi elettrici e le luci, il tutto alimentato dalla batteria dello scooter. Ma non è tutto. Due biciclette richiudibili vengono agganciate ai lati dell’abitacolo, per formare le ruote posteriori della city car.
“Modi è una city car senza sedili, sterzo, ruote, motore, quindi non più una somma di parti meccaniche organiche al telaio e indissolubili da esso, ma una somma di parti multi-utilizzative con logica modulare. MODI è una piattaforma (city car) che viene guidata in sella ad uno scooter che entra nell’abitacolo per agganciarsi al pianale, appositamente sagomato” spiegano su Facebook gli ideatori.
La filosofia alla base del progetto è quella modulare, basata su due differenti logiche, illustrate da Sardo e Serio. In primo luogo, quella dell’addizione. Piove? Fa freddo? Oppure la capacità di carico dello scooter non soddisfa? Ho bisogno di un’automobile? Detto fatto. Basta inserire nella piattaforma city-car MODI lo scooter e le biciclette. Si sta al coperto e si ha a disposizione più spazio.
Caso contrario, logica della sottrazione. C’è traffico? Siamo in ritardo? Il parcheggio rispetto al luogo di destinazione è lontano? A quel punto, basta disinserire dalla piattaforma MODI lo scooter o le biciclette e via…verso il luogo di destinazione.
Il progetto, davvero interessante, al momento è stato sottoposto a varie Case automobilistiche. E chissà, forse un giorno, lo vedremo davvero su strada.
Francesca Mancuso
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