Habemus batteria ad acqua, la rivoluzione della mobilità elettrica: autonomia infinita senza ricarica

La prima batteria ad acqua, creata da scienziati cinesi, promette di trasformare la mobilità elettrica con un'autonomia infinita e senza ricarica, superando le prestazioni delle attuali batterie al litio

Una nuova rivoluzione energetica è alle porte grazie alla batteria ad acqua, un’innovazione cinese che promette di cambiare radicalmente la mobilità elettrica. Con un’autonomia infinita e prestazioni superiori rispetto alle batterie al litio, questa tecnologia potrebbe segnare la fine delle ricariche continue per le auto elettriche.

La batteria ad acqua utilizza l’acqua come elettrolita e l’alluminio come materiale anodico. Questo permette all’adenosina trifosfato (ATP) di immagazzinare più energia in un’unità di volume minore rispetto al peso dell’unità stessa. Sorprendentemente, è stato notato che un singolo grammo di anodo può contenere oltre 10 volte più energia di una batteria al litio. Oltre a migliorare l’autonomia di guida fino a distanze infinite, sostituendo così l’uso della benzina, la tecnologia offrirà una durata della batteria estesa nei prodotti di consumo e una capacità di stoccaggio migliorata per le fonti di energia rinnovabile.

Il funzionamento della batteria ad acqua: l’idrogeno come chiave di tutto

La batteria ad acqua cinese differisce dalle batterie tradizionali agli ioni di litio in quanto il nuovo modello funziona in modo diverso. Anziché il movimento degli ioni di litio tra anodo e catodo, il vettore di carica sono le molecole d’acqua. Il catodo è realizzato in ossido di manganese, mentre l’anodo contiene alluminio. In questo processo, le molecole d’acqua (H2O) presenti nelle celle donano elettroni al catodo di ossido di manganese per produrre ioni di idrogeno positivamente carichi (H+).

Un flusso di ioni di idrogeno prevale nella cella elettrochimica dal catodo all’anodo attraverso la soluzione elettrolitica. Gli elettroni, costituiti dalla stessa sostanza del dispositivo, trasportano energia attraverso il circuito progettato. Durante la carica, il flusso di elettricità si inverte. L’anodo fisso in alluminio cede elettroni dalla fonte di alimentazione esterna all’elettrolita. Attraverso questo processo si genera un flusso di ioni idrossido negativamente caricati dall’elettrolita verso il catodo.

I ricercatori cinesi hanno condotto numerosi esperimenti e test in laboratorio per raggiungere questo risultato. Inizialmente, una misurazione ha rivelato che l’elettrolisi dell’acqua aveva una capacità molto maggiore rispetto a una batteria agli ioni di litio di dimensioni equivalenti. In uno dei test, una piccola ventola ha funzionato ininterrottamente per 12 ore grazie alla batteria ad acqua, mentre una batteria agli ioni di litio della stessa dimensione, ma con una potenza limitata, ha funzionato solo per 2 ore.

Inoltre, la batteria ad acqua ha gestito regolarmente la scarica di energia durante tutto il tempo, a differenza della batteria al litio. Gli scienziati sottolineano che il principale vantaggio della batteria ad acqua è l’uso delle molecole d’acqua per catturare e restituire l’energia. Il punto di svolta della batteria ad acqua è che essa immagazzina più energia rispetto al tempo impiegato dalle batterie agli ioni di litio, circa 10 volte di più.

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Fonte: Nature Energy

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