È stato inaugurato pochi giorni fa in Germania il primo tratto della Radschnellweg RS1, la prima superstrada pensata per rendere più veloci gli spostamenti interurbani dei ciclisti. Un’infrastruttura che comporta un investimento complessivo di 184 milioni di euro e che, a lavori ultimati, si snoderà per circa 100 chilometri tra Duisburg e Hamm, nel cuore del bacino industriale della Ruhr.
È stato inaugurato pochi giorni fa in Germania il primo tratto della Radschnellweg RS1, la prima superstrada pensata per rendere più veloci gli spostamenti interurbani dei ciclisti. Un’infrastruttura che comporta un investimento complessivo di 184 milioni di euro e che, a lavori ultimati, si snoderà per circa 100 chilometri tra Duisburg e Hamm, nel cuore del bacino industriale della Ruhr.
Secondo le stime, una volta completati i lavori, il percorso veloce riservato alle bici dovrebbe eliminare ogni giorno dalle strade della Renania Settentrionale-Vestfalia, e in particolare dalla congestionatissima autostrada A 40, circa 50 mila auto, con vantaggi tangibili per l’ambiente e per la salute delle persone che abitano o lavorano nella regione.
Il tratto di RS1 già completato e inaugurato lo scorso 27 novembre è quello più occidentale, tra le città di Duisburg ed Essen: 20 chilometri che seguono il percorso di una ferrovia ormai in disuso e che sono stati realizzati limitando il più possibile curve strette, incroci, attraversamenti pedonali, semafori e altri ostacoli, in modo da agevolare i ciclisti.
I principali destinatari dell’opera, che è stata concepita come alternativa ciclabile all’autostrada A 40, sono i pendolari: grazie ad una superstrada dedicata alle sole bici, potranno scegliere ogni mattina se recarsi a lavoro su due ruote, tenendo una velocità più sostenuta rispetto ai comuni percorsi ciclabili e, soprattutto, viaggiando in condizioni di maggiore sicurezza. E, così facendo, eviteranno le snervanti code che affliggono le strade “normali” della regione nelle ore di punta.
Il percorso ciclabile è largo 4 metri, con corsie dedicate ai due sensi di marcia separate da apposita segnaletica e illuminazione, per garantire anche la circolazione notturna. Il progetto prevede anche che la manutenzione sia svolta in modo regolare, soprattutto nei mesi più freddi, e che la pista ciclabile sia affiancata da un percorso pedonale. Entrambi sono schermati da siepi ed alberi, in modo da proteggere chi li percorre nei tratti in cui si affiancano alle strade solcate dalle automobili.
Rispetto a progetti analoghi nati negli ultimi anni in Olanda, Svizzera o Danimarca, la RS1 ha il merito di essere la prima strada a scorrimento veloce concepita sin dall’inizio come percorso autonomo, con regole di utilizzo specifiche ed uniformi, proprio come un’autostrada. Un punto di riferimento, insomma, per chi promuove un maggiore utilizzo della bici.
E chissà che infrastrutture di questo tipo non nascano, prima o poi, anche nel nostro Paese.
Photo Credits: RS1 Ruhr
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