La bici al posto delle medicine: a Strasburgo i medici prescrivono ai pazienti di pedalare

"Mezz'ora di bicicletta al giorno". È quanto potranno prescrivere, invece di medicine e pillole, 50 medici di base e cardiologi di Strasburgo ai loro pazienti. Obiettivo? Migliorare la salute dei malati cronici a lungo termine e risparmiare denaro pubblico. Un'idea semplice quanto geniale e rivoluzionaria, di cui potranno beneficiare i pazienti con malattie di lunga durata, come diabete, ipertensione, obesità o disturbi cardiovascolari, in aggiunta o in sostituzione, sul lungo termine, al trattamento farmacologico.

Mezz’ora di bicicletta al giorno“. È quanto potranno prescrivere, invece di medicine e pillole, 50 medici di base e cardiologi di Strasburgo ai loro pazienti. Obiettivo? Migliorare la salute dei malati cronici a lungo termine e risparmiare denaro pubblico. Un’idea semplice quanto geniale e rivoluzionaria, di cui potranno beneficiare i pazienti con malattie di lunga durata, come diabete, ipertensione, obesità o disturbi cardiovascolari, in aggiunta o in sostituzione, sul lungo termine, al trattamento farmacologico.

Strasburgo, con i suoi 540 chilometri di piste ciclabili, sembra la scelta più ovvia per testare la nuova formula, che ricorda prepotentemente i numerosi vantaggi sulla salute offerti dalla bicicletta, come la protezione contro l’insorgenza di malattie cardiovascolari, la riduzione del rischio di recidiva dopo il cancro, la migliore stabilità della pressione sanguigna e il valido aiuto contro stress o depressione, solo per citare alcuni esempi.

È proprio per questo che, in accordo con il gestore Vélhop, il sistema locale di bike-sharing che consente a chiunque di utilizzare le biciclette in città pagando un piccolo affitto, il comune di Strasburgo ha dato a un gruppo di 50 medici la possibilità di prescrivere da settembre, ai pazienti che ne avranno bisogno, l’uso gratuito delle bici self-service per la durata raccomandata dal medico. Un esperimento che sarà inizialmente di durata limitata ad un anno e ad un centinaio di abbonamenti, del costo di 80 euro per bici rimborsabili, e che affiancherà ai pazienti anche un trainer sportivo per aiutarli nella loro pratica fisica.

Perché “un’attività fisica regolare spiega Alexandre Feltz, medico di famiglia e consigliere municipale con delega alla Salute – fa bene alla salute e per questo sarebbe giusto ottenere il rimborso delle spese dal sistema sanitario nazionale. Numerosi studi confermano i benefici, da sempre conosciuti a livello empirico“.

Così, se il progetto lanciato domenica scorsa da Roland Ries, sindaco socialista di Strasbourg, dovesse avere successo, diventerà definitivo nel 2014 e tutti i medici potranno prescrivere la bicicletta o altre attività ai pazienti, consentendo un gran risparmio per le casse della sanità nazionali. Perché prevenire è meglio che curare: “l’80% della salute di una popolazione dipende dal suo stile di vita. Cerchiamo di dimostrare l’efficacia della prevenzioneha spiegato Feltz ma anche che un paziente che pratica attività fisica può ridurre considerevolmente il consumo di farmaci nel lungo periodo“. Non resta ora che sperare che anche altre città seguano l’esempio di Strasburgo, chiara dimostrazione di come la bicicletta sia un mezzo di trasporto utile non solo all’ambiente, ma anche alla salute, tanto che pedalare può diventare un’alternativa medica valida alla prescrizione delle medicine.

Roberta Ragni

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