Ora puoi prenotare la bici realizzata interamente con le reti da pesca riciclate (solida e di design)

Igus lancia RCYL, la prima bicicletta completamente costruita con plastica riciclata: un'innovazione sostenibile che utilizza reti da pesca raccolte in mare

Una bicicletta di design robusta e realizzata al 100% con plastica riciclata, utilizzando per metà le reti da pesca raccolte in mare. A realizzarla è Igus, startup tedesca che aveva lanciato il suo prototipo due anni fa conquistando fin da subito il favore del grande pubblico. E oggi l’azienda è pronta alla commercializzazione in serie e ha già messo a disposizione la possibilità di prenotare una delle 5.000 bici che verranno prodotte nel  2025.

RCYL è una city bike costruita interamente con rifiuti di plastica, metà dei quali provenienti da vecchie reti da pesca. Tutti i componenti tecnici “in movimento” sono realizzati con materie plastiche ad alte prestazioni, antiruggine e senza necessità di lubrificazione, garantendo così una lunga durata e ridotta manutenzione. Il design futuristico e la maneggevolezza della bici sono stati accolti positivamente durante la presentazione alla fiera CyclingWorld Europe di Düsseldorf.

Acquistare una RCYL significa sostenere un progetto innovativo e sostenibile. Igus ha infatti l’obiettivo di creare linee di produzione presso siti di discarica in tutto il mondo, rendendo circolare il ciclo di vita della plastica. Ciò implica che ogni bicicletta RCYL non solo riduce i rifiuti plastici, ma contribuisce anche a creare un’economia più sostenibile. Inoltre, il prezzo di circa 1.200 euro, con possibili variazioni a seconda del paese, la rende accessibile a un ampio pubblico.

Preordini già disponibili

bicicletta Igus

©Igus

Le prime RCYL saranno destinate ai preordini effettuabili tramite il sito igus.bike. Igus sta considerando la creazione di una rete di concessionari o l’apertura di negozi nelle principali città. Come accennato poco fa, l’attuale capacità produttiva permetterà di produrre 5.000 biciclette entro giugno 2025 e 10.000 entro il 2026.

Il progetto prevede un’espansione della distribuzione dall’Europa agli Stati Uniti, con l’apertura di impianti di produzione nei paesi con elevati livelli di rifiuti, reintegrandoli nel ciclo produttivo. L’obiettivo della startup è chiudere il ciclo della plastica, creare posti di lavoro e sostenere la mobilità in Africa e Sud America. Tra i futuri sviluppi c’è anche la versione e-bike di RCYL.

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Fonte: igus.bike

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