Una superstrada, dedicata esclusivamente alle bici. L'ok definitivo potrebbe arrivare il 4 febbraio prossimo ma il sindaco Boris Johnson ha già appoggiato il progetto per la Cycle Superhighways. Siamo a Londra. Qui nel 2016 potrebbe sorgere l'autostrada ad uso esclusivo delle due ruote a pedali. Non una pista ciclabile, come siamo abituati a pensarla, ma un percorso capillare isolato che permetta ai ciclisti di spostarsi in sicurezza per tutta la città, da nord a sud, da est a ovest. E sarà la più grande d'Europa
Una superstrada, dedicata esclusivamente alle bici. L’ok definitivo potrebbe arrivare il 4 febbraio prossimo ma il sindaco Boris Johnson ha già appoggiato il progetto per la Cycle Superhighways. Siamo a Londra. Qui nel 2016 potrebbe sorgere una sorta di autostrada ad uso esclusivo delle due ruote a pedali. Non una pista ciclabile, come siamo abituati a pensarla, ma un percorso capillare isolato che permetta ai ciclisti di spostarsi in sicurezza per tutta la città, da nord a sud, da est a ovest.
Si tratta di una corsia completamente separata dai veicoli a motore e protetta ma che costeggia le arterie principali. Questo impedisce incidenti tra ciclisti e automobilisti e permette ai primi di spostarsi in sicurezza.
“La bicicletta è chiaramente ora una opzione di trasporto importante a Londra, con più di 170.000 viaggi effettuati attraverso il centro di Londra ogni giorno”, ha detto Peter Hendy del Transport for London. “Questi progetti aiuteranno a trasformare Londra rendendola una città a misura di bicicletta, più sicura e aperta a un numero sempre maggiore di persone”.
Se si andrà avanti, la prima fase dei lavori dovrebbe iniziare tra Commercial Road e Cambridge Heath Road, e tra Harford Street e Harley Grove.
Secondo il Guardian, il progetto è parte di un’iniziativa più ampia destinata a rendere la città a misura di ciclista e costerà circa un miliardo di dollari (90mila sterline) nel corso dei prossimi 10 anni.
Dal centro di Londra, potrebbero partire 18 miglia di autostrade ciclabili (circa 30 km) a più corsie. Altre piste ciclabili hanno già preso campo a Londra e nei dintorni negli ultimi anni, ma una via di questa portata in un ambiente urbano è senza precedenti, come ha sottolineato anche Peter Walker del Guardian: “L’effetto è umanizzante, civilizzatore, rilassante, incantevole. Rende la città immediatamente più attraente”.
Il percorso sarà un altro passo per rendere sempre più sgombre le strade di Londra. Dodici anni fa, la città ha implementato uno strumento per limitare la congestione del traffico in alcune aree, con una tassa per l’accesso. Adesso, fare in modo che più persone possano usare le loro biciclette “ridurrà la pressione sulle reti stradali, autobus e ferroviarie, ridurrà l’inquinamento e migliorerà la vita di tutti” ha detto il sindaco Johnson Londra 24.
La proposta è attualmente in attesa di approvazione da parte della Transport for London. Risposta che potrebbe arrivare durante la riunione del 4 febbraio. Se sarà dato il via libera, la costruzione verrà avviata già ad aprile e la superstrada ciclabile sarà inaugurata nella primavera del 2016.
A questa potrebbe aggiungersi anche la SkyCycle, la pista ciclabile sopraelevata lunga 219 km di Norman Foster.
Francesca Mancuso
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