Al via i lavori a Roma per il GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici (basterà a rendere la Capitale più sostenibile?)

Ieri 8 novembre è partito ufficialmente il cantiere per la costruzione del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, che dovrà circondare la Capitale entro il 30 giugno 2026. L’infrastruttura sarà realizzata da Astral, attraverso un Protocollo di Intesa firmata con Roma Capitale e Regione Lazio. Basterà a rendere la città più sostenibile (e più vivibile?)

Dopo anni di discussioni, ripensamenti e procedure burocratiche tutto fuorché snelle, ieri 8 novembre sono ufficialmente partiti i lavori per la costruzione del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, che dovrà circondare la Capitale entro il 30 giugno 2026, e che sarà realizzata da Astral attraverso un Protocollo di Intesa firmato con Roma Capitale e Regione Lazio, che ha portato alla Determina ufficiale di Astral lo scorso 3 ottobre.

Una lunga storia

Il progetto per la realizzazione di 44,2 km di pista ciclopedonale era stato presentato da Legambiente e VeloLove l’8 maggio 2015  durante l’incontro ‘Ecco il Grab: il Grande Raccordo Anulare per le bici’, presso l’ex Cartiera latina nel Parco dell’Appia Antica. Tutto bello, applaudito ma sembra messo da parte.

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E invece no, perché due anni dopo, a maggio 2017, i fondi sono stati effettivamente stanziati, oltre 146mila euro assegnati al Campidoglio per realizzare l’infrastruttura, destinata ad attraversare tanti luoghi tra i più belli della Città Eterna.

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Il finanziamento è stato poi effettivamente erogato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con il DM 517/2018.

Dal 2018 a oggi sono passati “solo” 6 anni (9 in tutto dalla presentazione del progetto) e finalmente il cantiere è partito. Deve essere concluso entro il 30 giugno 2026, pena la scadenza dei fondi, quelli del PNRR che finanziano in parte l’opera.

Il progetto

grande raccordo anulare delle bici roma

©Roma Mobilità

Come si legge sul sito di Roma Capitale, il GRAB, Grande Raccordo Anulare delle Bici, è un percorso ciclabile di circa 50 km che collega le aree centrali di Roma con quelle più esterne.

Una ricucitura tra le diverse epoche storiche, urbanistiche e architettoniche della città che porta con sé la realizzazione di nuovi tracciati ciclabili, la valorizzazione di percorsi già esistenti e l’opportunità di conoscere angoli di città di straordinaria bellezza meno noti al grande pubblico

Roma più vivibile anche dal punto di vista artistico, in una città dove la storia e l’arte di certo non mancano.

Dal Colosseo all’Appia Antica, dal Parco degli Acquedotti al Quadraro, da Ponte Nomentano fino a Prati, da Castel Sant’Angelo fino ai Fori Imperiali, percorrendo un anello che attraversa quartieri ottocenteschi, rioni della città di antico impianto e luoghi della città contemporanea: è una Roma sacra e profana quella che può essere finalmente goduta a piedi o in sella ad una bici

Il percorso si snoderà attraverso 6 lotti, come riportato nella mappa.

  • LOTTO 1 Arco di Costantino – via dell’Almone
  • LOTTO 2 Via Appia Nuova – Via Casilina
  • LOTTO 3 Via Casilina – Via Palmiro Togliatti
  • LOTTO 4 Viale Palmiro Togliatti – Parioli 
  • LOTTO 5 Parioli – Piazza Cavour 
  • LOTTO 6 Cavour – Arco di Costantino

Il primo cantiere è partito ieri 8 novembre presso il LOTTO 1, in particolare su Via dell’Almone, anche se in realtà il 16 luglio scorso erano iniziati alcuni lavori preliminari su via di San Gregorio al Celio.

Il GRAB è tra gli interventi previsti dal PNRR ma in realtà è presente nel programma degli interventi connessi al Giubileo della Chiesa Cattolica del 2025.

Roma diventerà finalmente una città sostenibile e più vivibile?

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Fonte: Roma Mobilità

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