Le ferrovie dismesse potranno essere utilizzate per itinerari ciclabili di mobilità dolce e la tutela dei tracciati, sarà inserita nel Codice dei beni culturali. La rivoluzione passa dalle due ruote grazie alla proposta di legge M5S a firma di Mirko Busto appena approvata alla Commissione Ambiente della Camera.
Le ferrovie dismesse potranno essere utilizzate per itinerari ciclabili di mobilità dolce e la tutela dei tracciati, sarà inserita nel Codice dei beni culturali. La rivoluzione passa dalle due ruote grazie alla proposta di legge M5S a firma di Mirko Busto appena approvata alla Commissione Ambiente della Camera.
Una prima buona notizia per chi ha a cuore l’ambiente e una grande occasione di sviluppo con la creazione di occupazione dato che in Europa, secondo il Movimento 5 Stelle “per un miliardo investito in mobilità dolce si creano 22,5 mila posti di lavoro”.
La proposta di legge dei grillini è frutto di un lavoro di squadra tra più partiti politici e che ha trovato il favore anche del ministro dei Trasporti Delrio e dei Beni culturali Franceschini.
“Ma anche se la mediazione politica ha portato a ottimi risultati, dobbiamo restare vigili perché si arrivi al via libera della legge con il passaggio in aula in tempi brevi e certi. Bisogna approvarla il prima possibile”, scrivono sul sito gli esponenti M5S.
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È necessario, quindi che la proposta non rimanga solo sulla carta. Secondo i più ottimisti, già a gennaio 2017 dovrebbe iniziare la rivoluzione su due ruote, una svolta che significherebbe spostarsi in maniera ecosostenibile, valorizzare i territori e le aree dismesse come le vecchie ferrovie abbandonate e deturpate, ma anche avere benefici in termine di salute e stress fisico.
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Una battaglia di civiltà che non si può dire ancora vinta, ma l’approvazione in Senato e l’entrata in vigore della legge di certo sarebbero un gran passo in avanti. “È indispensabile – chiosano i 5S- che il Governo confermi la copertura di 20 milioni annui prevista per il primo triennio di attuazione della legge. Dolcemente sì, però muoviamoci!”
Dominella Trunfio
fonte foto: lifeintravel.it