Fase 2: in arrivo gli incentivi per le bici. E a Bologna e Milano nuove piste ciclabili

La prossima settimana potrebbe essere annunciato il nuovo piano di incentivi per l'acquisto di bici, anche elettriche, monopattini e hoverboard

La ripartenza, dal 4 maggio, avverrà anche all’insegna della bicicletta. Già dalla prossima settimana potrebbe arrivare il bonus per l’acquisto di bici e monopattini tramite un’apposita card da 200 euro.

Se l’utilizzo dei mezzi pubblici potrebbe non essere del tutto sicuro a causa del coronavirus, le due ruote a pedali ma anche i monopattini potrebbero essere un valido aiuto nelle città e un’alternativa alle più inquinanti auto. Per questo, già da settimane il governo sta lavorando a un piano di incentivi destinato sia alle bici, elettriche e non, che ai monopattini. Anche le Regioni si stanno muovendo su questo fronte. A Milano entro l’estate dovrebbero essere pronti 23 km di nuove piste ciclabili, mentre a Bologna si lavora per la Bicipolitana.

Fase 2, al via gli incentivi per bici e monopattini

Se ne parla già da tempo. La task force governativa sta mettendo a punto un piano di incentivi per l’acquisto di nuove bici. L’obiettivo è quello di favorire l’uso della bicicletta visto che metropolitane, tram e bus avranno ingressi contingentati. Allo stesso modo, scegliere l’auto privata potrebbe paralizzare le città. Per questo, le due ruote stanno diventando l’opzione più sostenibile sotto tutti i punti di vista.

Il bonus dovrebbe arrivare la prossima settimana tramite il cosiddetto decreto maggio (ex decreto aprile). Sarà erogato sotto forma di una card da 200 euro destinata all’acquisto di bici, anche elettriche e monopattini. Il bonus potrà essere usato anche per i servizi di car sharing e bike sharing nelle grandi città. A confermarlo è stata la ministra dei Trasporti Paola De Micheli durante un question time:

“E’ allo studio il riconoscimento di un ‘buono mobilità alternativa’, per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 60.000 abitanti, pari ad euro 200 per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale. Con la Fase 2 si metteranno in movimento circa 3 milioni di persone sull’intero territorio nazionale, molte delle quali utilizzeranno mezzi pubblici. Occorre quindi che sia le aziende dei trasporti che l’utenza si attengano all’osservanza di misure necessarie a garantire un regolare svolgimento di questa seconda fase, al fine di ulteriormente contenere il diffondersi del contagio”.

A Milano in arrivo 23 km di nuove piste ciclabili

Se le bici saranno il mezzo numero uno in questo periodo d’emergenza, e speriamo anche dopo, occorre intensificare la rete di piste ciclabili. Lo stanno già facendo Milano e Bologna. Nel capoluogo lombardo, l’amministrazione sta lavorando a un piano straordinario che dovrebbe portare alla realizzazione di 23 km di nuove piste ciclabili entro l’estate, collegando il centro con le periferie.

Il 29 aprile sono partiti i primi lavori lungo l’itinerario San Babila – Sesto Marelli:

“L’Amministrazione comunale motivo sta progettando la realizzazione, entro la fine dell’anno, di 35 chilometri di nuove piste ciclabili che vanno ad aggiungersi agli attuali 220 km e nuovi parcheggi per bici e moto. L’estensione della rete ciclabile da qui a dicembre 2020 riguarderà percorsi lungo le principali direttrici radiali e circolari della città connettendo i tratti di ciclabilità esistente. La prima fase attuativa di questa strategia prevede la realizzazione di circa 23 chilometri di percorsi ciclabili a partire dal prossimo mercoledì 29 aprile che saranno ultimati progressivamente entro la fine dell’estate 2020. Si parte con realizzato in sola segnaletica, ovvero non delimitato da cordoli ma solo da strisce disegnate a terra che correrà tra il marciapiede e la fila di auto parcheggiate oppure lungo i controviali. Il primo tratto sarà percorribile entro metà maggio fino ai Bastioni di Porta Venezia, si procede quindi entro metà giugno in corso Buenos Aires per arrivare in viale Monza – Sesto Marelli a fine luglio per un totale di 6 chilometri di pista ciclabile” si legge sul sito del Comune di Milano.

A Bologna arriva la Bicipolitana

A Bologna da tempo si lavora alla realizzazione della cosiddetta Bicipolitana, una vera e propria rete metropolitana che collegherà la città ai principali centri abitati, poli produttivi e funzionali del territorio. Ora il progetto sta accelerando per facilitare la mobilità ai tempi del coronavirus. A presentare il progetto nei giorni scorsi è stato il sindaco Virginio Merola.  La rete sarà composta in totale da 493 km (di cui 145 esistenti). Saranno 10 le direttrici principali e 6 le linee complementari (275 km di cui 84 esistenti).+

Il progetto, già previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), ha alcuni tratti già realizzati, altri tratti in corso di realizzazione (entro l’anno apriranno la rete ciclabile della Reno-Galliera e il tratto bolognese della Ciclovia del Sole il cui cantiere ripartirà il 4 maggio), altri già finanziati ed altri ancora da realizzare.

“Le misure di distanziamento sociale, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale e le altre strategie per limitare la diffusione del virus soprattutto negli spazi chiusi contribuiranno ad aumentare l’uso dell’auto privata che nell’immaginario collettivo inizierà ad essere considerato il sistema di trasporto più sicuro perché garantisce l’isolamento rispetto ai mezzi del trasporto pubblico. È facile quindi prospettare un aumento dell’inquinamento atmosferico e della congestione nelle nostre strade. Occorrono contromisure per mitigare questo scenario ed offrire una mobilità sicura e sostenibile e la Bicipolitana rappresenta un tassello fondamentale di questa strategia, insieme ad altri di cui ho già parlato nei giorni scorsi come il tema degli orari della città e dello smart working, misure strategiche per gestire al meglio la mobilità quotidiana delle persone. Per questo cercheremo di anticiparne e velocizzarne la realizzazione perché ampi tratti siano percorribili già entro il 2020, per far si che nella fase 2 e ancora di più da settembre sia uno strumento in campo per la mobilità dei cittadini” ha detto il sindaco.

Per anticipare la realizzazione della Bicipolitana (che nel progetto originario doveva essere completata entro il 2030) oltre allo sblocco dei cantieri avviati si anticiperanno alcuni progetti già in programma e si creeranno alcune corsie temporanee di connessione. In questo modo la Bicipolitana  sarà percorribile per quasi il 60% entro il 2020.

Secondo la Fiab, la nuova normalità non dovrà basarsi su un ritorno al traffico automobilistico ma sarà necessario restituire spazio pubblico alla mobilità attiva e incentivare la mobilità ciclistica:

“La riduzione del traffico automobilistico resta uno degli obiettivi per continuare a costruire città per le persone e non per le auto”.

Fonti di riferimento: Città Metropolitana Bologna, Comune di Milano, Fiab, Ansa

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