Questa è la prima e l’unica scala mobile per bici del mondo (per affrontare le salite senza fatica)

Grazie a questo impianto di risalita per bici presente a Trondheim si possono fare le salite senza pedalare: la corsa è gratis!

Immaginate di andare in bicicletta per la città. Vi viene in mente l’idea di visitare un punto panoramico e godervi la vista sulla vostra. Tuttavia c’è ancora una piccola salita davanti a voi, solo 130 metri, ma un compito arduo con una pendenza del 18%.

No, la risposta non è rinunciare, ma farvi dare un piccolo “aiutino”: mettere il piede destro a terra ed essere spinti su per la collina da una specie di “ascensore” per biciclette senza dover far fatica e nemmeno pedalare. Può sembrare fantascienza, ma tutto questo è realtà e lo è dal 1993.

Tutto questo accade nella città norvegese di Trondheim. Il designer industriale Jarle Wanvik non voleva essere scoraggiato dalle colline di Trondheim e voleva continuare ad andare in bicicletta. Così, ispirandosi al sistema degli impianti di risalita, inventò un ascensore per biciclette.

Proprio in quel periodo, l’amministrazione di Trondheim decise di investire 20 milioni di corone norvegesi (2,3 milioni di euro) nello sviluppo di piste ciclabili. Wanvik riuscì a convincere la città del suo progetto e così iniziò la costruzione del Sykkelheisen Trampe sulla collina Brubakken di Trondheim.

La corsa dura poco più di un minuto ed è gratuita

A quasi 20 anni dalla sua apertura, l’ascensore è stato rinnovato nel 2013 e l’impianto, ora chiamato CycloCable, avrebbe dovuto diventare un successo da esportazione per le città collinari di tutto il mondo (ad esempio San Francisco). Nonostante, secondo gli operatori, l’assenza di incidenti, però, il progetto non ha ancora trovato imitatori.

Il motivo principale è il boom delle e-bike, che stanno togliendo terreno fertile ai costosi impianti di risalita per biciclette con costi di investimento superiori a 2.000 euro al metro. Oggi l’ascensore per biciclette, che funge più che altro da attrazione turistica, registra tra i 20 e i 30 mila utenti all’anno.

La corsa, possibile solo verso l’alto, dura poco più di un minuto ed è gratuita. L’utente si deve posizionare seduto sul sellino e leggermente piegato in avanti, con la bicicletta a sinistra della piastra. Quando il sollevatore si avvia, l’utente, in piedi con il piede destro sulla pedana, spinge la bicicletta su per la strada.

È soprattutto la gamba destra che deve essere caricata, poiché solo questa viene spinta mentre la ruota viene stabilizzata con la gamba sinistra. Per compensare la controspinta della bicicletta, si consiglia di spingere il manubrio in avanti con le braccia.

Solo l’appoggio del corpo sulle braccia e sulle gambe determina una posizione stabile del corpo, che deve essere mantenuta con la tensione del corpo durante la pedalata. Nonostante la pratica necessaria, sia i giovani che gli anziani sono in grado di gestire la corsa verso l’alto, come si può vedere nei vari video che circolano sul web. La velocità dell’ascensore per biciclette è di 7,4 km/h, che corrisponde a circa due m/s, ma la soddisfazione di essere arrivati in cima senza pedalare è impagabile.

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