Una ciclovia che parte dalla Francia e arriva fino al Lazio, passando per la Liguria e la Toscana. Un lunghissimo cammino costiero che permetterà di ammirare le bellezze italiane e francesi in bicicletta, senza produrre un solo grammo di CO2. La ciclovia Ligure-Tirrenica
Una ciclovia che parte dalla Francia e arriva fino al Lazio, passando per la Liguria e la Toscana. Un lunghissimo cammino costiero che permetterà di ammirare le bellezze italiane e francesi in bicicletta, senza produrre un solo grammo di CO2. La ciclovia Ligure-Tirrenica.
Non è un sogno, ma quello che potrebbe realmente accaddere se il progetto otterrà i finanziamenti messi a disposizione dalla Legge di stabilità 2017 per le ciclovie e le infrastrutture incentrate sulla mobilità dolce.
I tre assessori alle infrastrutture e ai trasporti di Liguria, Toscana e Lazio ci credono e nei giorni scorsi hanno raggiunto l’intesa per realizzare la ciclovia Ligure-Tirrenica. Un lungo cammino che sfiora alcune delle aree costiere più belle del nostro paese, dalle Cinque Terre alla Costa degli Etruschi.
La ciclovia, qualora ricevesse i finanziamenti, partirebbe da Ventimiglia, in Liguria. La prossima data utile è il 10 marzo, quando si arriverà alla firma del protocollo da parte delle tre regioni. Quest’ultimo permetterà di creare le condizioni per accedere ai finanziamenti previsti dal Governo per le ciclovie di interesse nazionale accelerando in i tempi per la realizzazione.
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La ciclovia costiera permetterà di percorrere il lungo tragitto e di ammirare la bellezza della costa italiana. Ma non solo. Ad essa si innesteranno altri itinerari, un lungo cammino in bici interconnesso con altri itinerari di interesse nazionale ed europeo.
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“Questo accordo – hanno commentato i tre assessori – è importante perché certifica la volontà delle tre Regioni di portare a realizzazione itinerari ciclabili che abbiano il doppio valore per i territori interessati di migliorare la mobilità sostenibile e promuoverli dal punto di vista turistico. Ed è anche importante fare squadra per rendere più forte questo progetto e accelerarne la realizzazione.”
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Possiamo solo augurarci che l’intesa appena raggiunta si concretizzi presto e che la nostra Italia possa vantare un cammino “dolce” e sostenibile.
Francesca Mancuso