Cos’è questa storia che non si possono più portare bici e monopattini sul treno (se non con la sacca)

Da marzo a bordo dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca non si potranno più trasportare bici e monopattini, a meno che non vengano collocati in apposite sacche

Dal primo marzo 2024 entreranno in vigore nuove regole relative al trasporto di bici e monopattini in treno.

Trenitalia ha infatti comunicato che a bordo dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca si potrà trasportare una sola bicicletta a persona purché smontata e/o pieghevole, a condizione che sia opportunamente chiusa, spenta (se elettrica) e riposta nell’apposita sacca, le cui dimensioni non devono essere superiori a cm. 80x110x45.

Stessa cosa per i monopattini, che a breve dovranno essere riposti nell’apposito involucro. Per chi non rispetterà le regole, specifica Trenitalia, l’accesso sarà vietato e in caso di violazione si dovranno pagare 50 euro di multa.

A partire dal 1° marzo potrai trasportare gratuitamente una bicicletta (di tutte le tipologie, purché smontata e/o pieghevole) nei limiti di una a passeggero e a condizione che sia opportunamente chiusa, spenta (se elettrica) e riposta nell’apposita sacca, le cui dimensioni non devono essere superiori a cm. 80x110x45. In caso contrario, non potrai accedere a bordo.

Le nuove disposizioni anziché favorire una circolazione a impatto zero, sembrano addirittura volerla ostacolare con assurde punizioni, come ha evidenziato l’attore romano Alessandro Gassmann in un post pubblicato su X. L’attore ha dichiarato che è assurdo punire le persone che cercano, peraltro a proprie spese, di contribuire a una circolazione a impatto zero:

Viaggiando con FFSS ascolto un comunicato che dice più o meno così: Si comunica che a breve, i passeggeri con biciclette e monopattini non saranno più ammessi a bordo e saranno inoltre multati se trovati in possesso di suddetti veicoli. Saranno ammessi solo monopattini chiusi in una sacca. I passeggeri saranno inoltre invitati a scendere alla prima stazione disponibile. Stiamo vedendo le condizioni di inquinamento tossico in cui vivono i cittadini della pianura Padana e delle nostre grandi città e quando qualcuno si sforza per collaborare, peraltro a sue spese, per una circolazione a impatto zero, lo puniamo pure?!!! Ma siete impazziti? Perché?!! Che paese arretrato e vecchio ci ritroviamo.

Diversi utenti, in risposta al post, hanno dichiarato che chiudere una bici in una sacca e riaprirla è estremamente scomodo, soprattutto per chi la utilizza come mezzo di trasporto “veloce” per andare al lavoro. Una scomodità che potrebbe indurre molte persone a rinunciarvi.

Rispondendo a una serie di domande rivolte da BikeItalia, Trenitalia ha dichiarato che le nuove regole sono state introdotte per garantire un viaggio più confortevole ai clienti, evitando che le bici pieghevoli vengano lasciate in punti sensibili del treno, e per offrire nel contempo maggiore sicurezza.

Ciò non toglie che complichino estremamente la situazione per i tanti pendolari che si spostano con mezzi sostenibili, come sottolineato da Floriano Iodice, pendolare con pieghevole che ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere a Trenitalia di rivedere queste assurde disposizioni definendole – un ulteriore ostacolo per i pendolari che utilizzano questi mezzi come soluzione ecologica ed efficiente per i loro spostamenti quotidiani. –

Iodice chiede a Trenitalia – di rivedere questa decisione e considerare soluzioni alternative che permettano ai passeggeri con bici pieghevoli o monopattini di continuare a utilizzare i loro mezzi senza introdurle in sacche. –

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