Bici-latrina: dal MIT la pompa di spurgo a pedali per migliorare le condizioni igienico-sanitarie nei Paesi in via di sviluppo

Una bici che inaugura una nuova generazione di dispositivi alimentati a pedali per i Paesi in via di sviluppo: una pompa di spurgo per latrine di campo. Meglio non inorridire: ci sono molte Nazioni, nel mondo, nelle quali la disponibilità di attrezzature igienico sanitarie di base è una necessità primaria.

Una bici che inaugura una nuova generazione di dispositivi alimentati a pedali per i Paesi in via di sviluppo: una pompa di spurgo per latrine di campo. Meglio non inorridire: ci sono molte Nazioni, nel mondo, nelle quali la disponibilità di attrezzature igienico sanitarie di base è una necessità primaria.

A questo ha pensato un gruppo di tecnici e ricercatori del MIT – Massachusetts Institute of Technology, guidati in questo caso da Nate Sharpe, ingegnere meccanico, che, insieme ad alcuni studenti di Ingegneria ed Economia, hanno dato vita al progetto Sanergy, un’organizzazione non governativa che si occupa della ridefinizione di servizi igienico sanitari a basso costo.

Il principio ricorda, alla lontana, le pompe di sentina delle imbarcazioni, inventate all’inizio del XIX secolo per pompare fuori l’acqua che penetrava nelle stive. Ora sono elettriche, ma per lungo tempo sono state azionate, con estrema fatica, dalla forza muscolare.

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Per comprendere meglio la creazione del team di Sanergy, è stata presa in considerazione una latrina elementare, di quelle che vengono costruite semplicemente facendo un buco nel terreno. Con una corretta manutenzione, e un adeguato sistema di pompaggio, si tratta di una struttura che, nella sua semplicità, è in grado di salvare molte vite e di restituire dignità alle popolazioni più povere. Il rischio di malattie infettive viene ridotto; i rifiuti organici che vengono raccolti possono essere impiegati come fertilizzanti naturali per le colture.

Al contrario, i lavoratori che si occupano dello svuotamento delle latrine svolgono uno dei peggiori, ma più importanti, lavori per il mondo in via di sviluppo. Squadre di lavoratori operano all’interno di comunità che, spesso, vivono fra spazi ristretti, dove i mezzi di spurgo non riescono a transitare, o in situazioni di povertà tali da impedire una regolare pulizia delle latrine: gli operatori sono, quindi, costretti a immergersi nelle fosse dei rifiuti per spalarli fuori.

Nessuno, però, vuole che le condizioni di lavoro siano così disagevoli. Per questo è stata creata la pompa di spurgo a pedali, nella sua sostanza una bicicletta dove la forza dei pedali viene impiegata ad aiutare gli operatori a svuotare le fosse biologiche senza alcun bisogno di immergervisi di persona.

Il prototipo sviluppato da Sanergy è già stato testato, lo scorso febbraio, presso una baraccopoli di Nairobi (esiste un video dimostrativo). Nei prossimi mesi, altri ricercatori di Sanergy si recheranno in Kenya per mettere ulteriormente a punto la pompa, aumentarne la velocità, l’affidabilità e la semplicità di utilizzo.

Ancora una volta, la bicicletta dimostra l’assunto che ne accompagna lo sviluppo da ben più di cent’anni: la “macchina perfetta” contribuisce allo sviluppo delle condizioni igienico sanitarie dei Paesi più poveri del pianeta.

Piergiorgio Pescarolo

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