Quando le auto elettriche oltre a non emettere neanche un grammo di CO2 nell'atmosfera contribuiscono ad eliminare lo smog in senso pure letterale. Due studenti di Disegno industriale presso la Kyung-won University hanno progettato Viera, concept car di auto elettrica urbana che ... si mangia l'inquinamento.
Quando le auto elettriche oltre a non emettere neanche un grammo di CO2 nell’atmosfera contribuiscono ad eliminare lo smog in senso pure letterale. Due studenti di Disegno industriale presso la Kyung-won University hanno progettato Viera, concept car di auto elettrica urbana che … si mangia l’inquinamento.
L’idea di Gun-Woong e Kim Su-ji Kim (questo il nome dei due ingegneri in erba) nasce dalla volontà di applicare un principio che aiuti in maniera attiva alla difesa dell’ambiente mentre si circola per strada. Uno speciale filtro, applicato nella parte anteriore del prototipo Viera, e collegato ad una valvola di aspirazione, cattura l’aria inquinata, la filtra dalle sostanze inquinanti e dalle particelle di polveri sottili, e reimmette la stessa aria purificata all’esterno.
Non sappiamo quali siano le dimensioni delle particelle che la coppia di giovani designer coreani promette di “catturare” con il filtro della concept Viera (peraltro ancora da realizzare: lo studio, finora, è ancora allo stadio di progettazione su carta). Può, comunque, essere una buona idea da tenere presente per l’immediato futuro.
Viera offre, poi, una seconda particolarità: l’assetto modulabile a seconda delle esigenze della circolazione. Grazie agli speciali bracci che collegano le quattro ruote alla vettura, infatti, la carreggiata e il passo del veicolo possono variare, per consentire di guadagnare in agilità nella mobilità urbana.
Lo studio, che ha già vinto alcuni premi, come il riconoscimento internazionale Incheon Design 2009 e la Seul Cycle Design Competition 2010, può essere considerato come un nuovo tassello per la mobilità del futuro, pulita ed efficiente ed è attualmente finalista nella prestigiosa Michelin Challenge Design 2011
Piergiorgio Pescarolo