Tesla Model X: il suv sarà la prima auto vegan e cruelty free

La Tesla Model X sarà la prima auto vegan. Non solo non avrà rivestimenti in pelle o cuoio ma neanche rifiniture. Il nuovo suv della maison automobilistica di Elon Musk sarà disponibile con interni completamente vegan

La Tesla Model X sarà la prima auto vegan. Non solo non avrà rivestimenti in pelle o cuoio ma neanche rifiniture. Il nuovo suv della maison automobilistica di ElonMusk sarà disponibile con interni completamente vegan.

Sedili, volante e leva del cambio saranno realizzati senza torcere un pelo a nessun animale. Una possibilità che fino a qualche mese fa sembrava remota ma che adesso si è concretizzata.

A giugno del 2015, due azionisti della società, Mark ed Elizabeth Peters in occasione della riunione annuale avevano invitato Elon Musk e il resto della leadership di TeslaMotors ad abbandonare i prodotti di origine animale e scegliere materiali cruelty-free, in linea con la filosofia green della casa automobilistica.

Allora, Musk aveva detto che avrebbe preso in considerazione il suggerimento ma non sembrava che l’introduzione nel suv potesse essere immediata. Così non stato: la Model-X, già in produzione, presenterà interni vegan.

Soddisfatta la PETA, che da tempo spingeva per questa soluzione. E i vantaggi non sarebbero solo per gli animali a cui sarebbe risparmiata la vita.

tesla modelx elettrica

Secondo l’associazione, Tesla potrebbe anche ridurre la propria impronta di carbonio utilizzando solo pelle vegan. La lavorazione delle pelli di animali richiede inoltre l’utilizzo di 130 diverse sostanze chimiche, tra cui il cianuro. Gli operai che lavorano nelle concerie – ma anche i residenti nelle aree in cui sorgono queste industrie – soffrono a causa dell’esposizione a queste sostanze chimiche tossiche.

La produzione di cuoio sperpera anche preziose risorse naturali tra cui fino a 56.000 litri d’acqua per tonnellata di pelli prodotte immettendo nell’atmosfera enormi quantità di emissioni di carbonio.

Una buona notizia, non credete? Speriamo che l’idea sia contagiosa.

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