Un trucchetto niente male per le auto: usare un software per aggirare il test delle emissioni di alcuni inquinanti atmosferici. A danno delle leggi americane ma soprattutto dei consumatori e della loro salute. È questa l'accusa mossa dall'Epa, l'americana Environmentale Protection Agency contro Volkswagen
Un trucchetto niente male per le auto: usare un software per aggirare il test delle emissioni di alcuni inquinanti atmosferici, a danno delle leggi americane ma soprattutto dei consumatori e della loro salute. È questa l’accusa mossa dall’Epa, l’americana Environmental Protection Agency, contro Volkswagen.
La casa automobilistica avrebbe violato le norme americane del Clean Air Act (CAA) con Volkswagen AG, Audi AG e Volkswagen Group of America. Secondo l’Epa, le quattro cilindri Volkswagen e le auto diesel Audi, con i modelli usciti tra il 2008 e il 2015, contengono un software che aggira le norme sulle emissioni.
L’EPA ha scoperto il software del dispositivo dopo un’analisi indipendente condotta dai ricercatori della West Virginia University.
“L’utilizzo di un impianto di manipolazione delle auto per eludere gli standard del Clean Air è illegale ed è una minaccia per la salute pubblica”, ha detto Cynthia Giles dell’Epa. “Lavorando a stretto contatto con il California Air Resources Board, l’EPA è impegnata a fare in modo che tutte le case automobilistiche giochino con le stesse regole. L’EPA continuerà ad indagare su tali questioni molto gravi”.
La casa automobilista adesso dovrà pagare una multa di 18 miliardi di dollari, insieme al ritiro dal mercato americano di circa 482.000 auto diesel Volkswagen e Audi vendute dal 2008 ad oggi.
• Jetta (2009 – 2015)
• Beetle (009-2015)
• Audi A3 (2009-2015)
• Golf (2009 – 2015)
• Passat (2014-2015).
Il Clean Air Act impone ai produttori di veicoli di certificare all’EPA che i prodotti siano conformi alle norme sulle emissioni federali per controllare l’inquinamento atmosferico. Ogni veicolo venduto negli Stati Uniti deve essere coperto da apposito certificato di conformità rilasciato dall’EPA.
“I veicoli a motore dotati di dispositivi di manipolazione che riducono l’efficacia del sistema di controllo delle emissioni in condizioni di guida normali, non possono essere certificati. Con la produzione e la vendita di veicoli con impianti che hanno permesso a livelli più elevati di emissioni atmosferiche di essere certificati da EPA, Volkswagen ha violato due importanti disposizioni del Clean Air Act” denuncia l’Agenzia.
Dal canto suo, la casa automobilistica ha fatto sapere di essere al lavoro per chiarire la faccenda:
“Volkswagen sta lavorando a pieno ritmo per chiarire le irregolarità riguardanti un particolare software utilizzato nei motori diesel. I nuovi veicoli del Gruppo Volkswagen con i motori diesel Euro 6 attualmente disponibili nell’Unione europea sono conformi ai requisiti di legge e agli standard ambientali. “
E in Italia? Finora il problema riscontrato sembra riguardare solo il mercato americano. Ma il Ministro dell’ambiente Galletti ha inviato una lettera all’amministratore delegato e direttore generale di Volkswagen Group Italia, Massimo Nordio, chiedendo informazioni sulle auto vendute in Italia.
“Ho appreso con preoccupazione le risultanze delle indagini – scrive Galletti – e le chiedo di volermi fornire elementi oggettivi che nelle autovetture commercializzate in Italia non siano stati installati accorgimenti tecnici analoghi volti ad alterare i dati emissivi da test rispetto alla realtà. Qualora necessario, il Ministero chiede di “assumere analoghe iniziative già intraprese per il mercato americano anche a tutela dei consumatori italiani che hanno fatto affidamento sul marchio Volkswagen”.
Quello che sta accadendo, infatti, potrebbe essere solo la punta dell’iceberg e l’Europa potrebbe esserne coinvolta. Ne è certa la ong Transport and Environment, secondo cui
“c’è una forte evidenza che dispositivi illegali simili sino anche usati in Europa, sia da Volkswagen che da altri produttori. Dal 2009 sono state vendute in Europa oltre 40 milioni di vetture diesel, un sesto di tutte le automobili sustrada oggi. Lo scandalo VW negli Stati Uniti, e quello che seguirà in Europa dalle ulteriori prove, dimostra che l’intero sistema di prova dei veicoli non è adatto allo scopo”.
Purtroppo, denuncia la ong, il sistema europeo di test è molto meno indipendente e forte rispetto a quello negli Stati Uniti dove il 10-15% dei nuovi modelli è controllato dalle autorità statunitensi nei propri laboratori. In Europa le case automobilistiche pagano organizzazioni per eseguire prove nei laboratori delle case automobilistiche.
“Se queste manipolazioni, perpetrate nel tempo, interessassero non solo gli Stati Uniti ma anche altri mercati, come l’Europa, dove il numero delle auto diesel vendute negli ultimi anni è nettamente superiore, le ripercussioni sulla salute e sull’ambiente potrebbero essere ben maggiori di quanto stimato finora” è stato il commento di Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente.
Ne va della salute pubblica. Lo scorso anno, circa mezzo milione di persone sono morte prematuramente a casa degli elevati livelli di inquinamento atmosferico in Europa.
Scegliere per soluzioni di mobilità sostenibile è al momento l’unica soluzione sicura per ridurre le emissioni e respirare meno veleni.
Francesca Mancuso
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