Rolls Royce elettrica: anche il lusso metterà la spina?

I programmi della Rolls Royce a breve termine sono rivolti alla mobilità elettrica. Lo ha dichiarato, in questi giorni, l'amministratore delegato Torsten Muller-Oetvoes. Una notizia che, se non è proprio un “fulmine a ciel sereno” (da diversi mesi, a Crewe e dintorni, si fa strada l'ipotesi di una futura “sorella eco friendly” delle sontuose Phantom e Ghost), potrà creare delle attese visto che il periodo indicato da Muller-Oetvoes per il debutto della Rolls elettrica è il 2012.

I programmi della Rolls Royce a breve termine sono rivolti alla mobilità elettrica. Lo ha dichiarato, in questi giorni, l’amministratore delegato Torsten Muller-Oetvoes. Una notizia che, se non è proprio un “fulmine a ciel sereno” (da diversi mesi, a Crewe e dintorni, si fa strada l’ipotesi di una futura “sorella eco friendly” delle sontuose Phantom e Ghost), potrà creare delle attese visto che il periodo indicato da Muller-Oetvoes per il debutto della Rolls elettrica è il 2012.

Vale a dire: in concomitanza con le Olimpiadi di Londra, un evento che, sotto l’aspetto della difesa dell’ambiente, vedrà la presenza, nella metropoli sul Tamigi (già fra le città più “elettrificate” d’Europa, secondo i programmi del sindaco Boris Johnson), di una flotta di taxi a idrogeno.

Restano pochi mesi, dunque, per l’allestimento della “super elettrica” del marchio inglese, che costituirà il suo debutto nel settore degli autoveicoli a zero emissioni.

Resta un quesito: per quale motivo una Casa come la Rolls Royce si pone allo studio di una vettura elettrica? Non certo per una sorta di “lotta al rumore”. Silenziosa, la Rolls lo è sempre stata. Anzi, leggenda vuole che, fra i punti d’onore dei tecnici della Rolls Royce, lo studio dell’insonorizzazione dei “transatlantici da strada” sia sempre stato improntato a garantireAl massimo un lieve fruscio, simile a uno stormire di foglie udito da lontano, anche a 160 km all’ora”.

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Il problema, per lo storico marchio ora parte del Gruppo BMW, va visto nello sviluppo della mobilità sostenibile anche nel settore delle auto di grandissimo prestigio. Nemmeno i progettisti della Rolls Royce si possono considerare “lontani” dal progresso della tecnica automobilistica, improntato – negli ultimi anni – alla mobilità ibrida ed elettrica. Ecco, quindi, prendere forma l’idea che contribuirà a conferire una nuova immagine all’ingessato ambiente della “Doppia R”.

Non resta che attendere i prossimi mesi per vedere i primi dettagli tecnici della rivoluzione verde made in Rolls Royce.

Piergiorgio Pescarolo

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